La privatizzazione è la strada migliore per migliorare la rete ferroviaria europea? L'abbiamo chiesto a Jean-Jacob Bicep (Verdi/ALE) e a Georges Bach (PPE).

Punto di vista: l'ultimo treno per la liberalizzazione

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/16218387/n001-130218-002-it.srt

La Commissione ha proposto di liberalizzare  la complessa rete ferroviaria europea,

aprendo il trasporto  di passeggeri e merci al mercato

e rendendo il servizio più economico,  efficiente e tecnicamente sincronizzato.

La Commissione ha presentato  le sue proposte alla commissione Trasporti.

Noi abbiamo parlato con Jean-Jacob Bicep,  deputato dei Verdi ed esperto di trasporti,

e Georges Bach, deputato  ed ex ferroviere lussemburghese.

Gli aspetti migliori  riguardano l'ambito tecnico.

A mio avviso, è importante insistere  sull'armonizzazione degli standard tecnici.

Noi siamo assolutamente  a favore di una riforma

cha aumenti la quota modale  delle ferrovie.

Ma occorre un sistema che garantisca,  nel modo più efficace possibile,

un servizio pubblico di qualità  e nelle migliori condizioni sociali possibili.

A questo riguardo, non concordo  con le proposte della Commissione.

e gli stati devono essere liberi di decidere,  secondo un principio di sussidiarietà,

ciò che è meglio per i loro cittadini.

Non riteniamo che l'aumento  della quota ferroviaria

debba derivare necessariamente  dalla concorrenza.

Non è molto utile unirsi ad altri  per favorire poche aziende

a scapito della stragrande maggioranza  dei lavoratori europei.

Ovviamente, grazie a regole più semplici,  all'aumento del trasporto merci su rotaia,

l'ambiente risentirà in positivo  delle modifiche.

Incrementare il trasporto su rotaia  e diminuire quello su strada

sia per i passeggeri che per le merci  è una necessità ecologica,

poiché ridurrà le emissioni di carbonio

e di conseguenza  anche l'impronta ecologica.