L'UE contribuisce finanziariamente allo sviluppo regionale, ma molti si chiedono se i milioni investiti siano impiegati correttamente. Come si può vincolare i progetti alla crescita e ai posti di lavoro? Gli ospiti in studio discutono sul futuro.

Focus: costruire il futuro dell'Europa

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/15669710/M001-0070-IT.srt

Questa piattaforma nel sud del Belgio è  stata costruita in parte con soldi europei.

Servirà a camion, treni e navi  per scaricare le merci

che poi andranno nei poli industriali vicini  alla regione o addirittura in altri paesi.

È stata costruita con soldi pubblici  e il 12% dei fondi regionali.

Ma siamo sicuri che a lavori terminati  quest'opera sarà utilizzata in pieno?

È partito il dibattito  per il futuro dei fondi regionali

perché i fondi europei siano più legati  alla crescita e ai posti di lavoro.

dove i fondi europei non hanno prodotto  sempre i risultati sperati.

Il Galles è nato dalle miniere  di carbone e acciaio. Ora chiuse.

Le comunità fiorenti delle Valleys  e del Galles occidentale sono in declino.

Un tempo era bello.  Qui era pieno di negozi.

C'erano negozi laggiù,  qui un cinema, poi altri negozi.

Con i fondi europei è stata rifatta  una strada intorno a Crumlin.

Il nuovo servizio ferroviario  non si ferma nel paese.

Più a valle con i fondi europei  è stato costruito il Calzaghe Bridge.

Per l'Ufficio gallese  dei fondi europei dà accesso

ai posti di lavoro, negozi,  attività, servizi culturali e istruzione.

Ma per molti è solo una via diversa  di attraversare la ferrovia.

Si poteva tranquillamente costruire  un normalissimo ponte pedonale

con accesso per i disabili,  come previsto dalla legge.

Questa struttura complessa  sulla quale ci troviamo adesso

sarebbe stata più adatta  nel parco di divertimenti Alton Towers.

Se la piattaforma fosse stata costruita  dall'altra parte del mono binario

non sarebbe servito  alcun ponte pedonale.

Ed esiste già una via  per l'attraversamento.

Il contributo dell'UE  alla costruzione è stato di 4 milioni.

Si teme che il Galles non abbia  impiegato al meglio i sussidi europei.

Con me ci sono  molti ospiti e molte domande.

nonostante gli Stati chiedano  il congelamento del bilancio?

C'è la possibilità in futuro di garantire

che i progetti portino risultati  in materia di crescita e occupazione?

ho in studio con me: Danuta Hübner,  del Partito Popolare Europeo,

Constanze Krehl,  dei Socialisti & Democratici,

Michael Theurer...  spero di averlo detto giusto...

dei Liberali e Democratici,  e infine Pieter Cleppe di Open Europe,

una think-tank con una posizione  molto dura sui fondi regionali.

Danuta Hübner, il Parlamento di recente  ha fissato gli estremi dei fondi regionali,

che a lei sta molto a cuore  difendere e promuovere per il futuro.

Ciò arriva in anticipo, la Commissione  presenterà la proposta dopo l'estate.

In breve cosa chiederà  ai governi per il futuro?

Innanzitutto è importante...  come confermano gli esperti,

per poter fare investimenti efficaci  servono dei fondi

affinché si possano ottenere i risultati.

Quindi dovremmo mantenere il bilancio  europeo almeno ai livelli attuali

perché sono necessarie crescita  e occupazione, quindi investimenti.

Stiamo lavorando anche  alla semplificazione.

Come abbiamo visto molti problemi  sono causati dalla burocrazia.

È necessaria  maggiore semplicità, è importante.

Inoltre dobbiamo  puntare a obiettivi concreti,

adattarli in base alle esigenze,  date le differenze in ogni paese,

e bisogna adattare  gli obiettivi generali europei

pensando concretamente ai cittadini  che vivono quei problemi.

Pieter Cleppe, dobbiamo proteggere  questo "patrimonio europeo",

Sono sicuramente  necessarie delle riforme.

Dalle nostre ricerche emerge che solo  il 10% dei fondi strutturali dell'UE

va davvero a beneficio  delle regioni più povere,

e questo è un aspetto  assolutamente da migliorare.

È emerso anche un grande problema  con la capacità di assorbimento...

Quindi i fondi non arrivano  a chi davvero ne ha bisogno?

Esatto. Senza dubbio  le intenzioni alla base saranno buone,

ma bisogna guardare ai fatti e ai risultati.

riguardo all'uso dei fondi per le regioni,  che dovrebbe essere l'obiettivo primario.

Alle regioni più povere viene versato  l'82%, non il 10%. È un errore.

La devo contraddire  sulla base dei risultati dei nostri studi.

Ma questi sono i dati previsti dal bilancio.

Parlo dei fondi che effettivamente  giungono a destinazione.

Non bisognerebbe dire queste cose in TV  perché sono completamente false.

Quante regioni povere ci sono in Europa  e quanti fondi ricevono.

Molti fondi sono destinati alle regioni,  ma alla fine non vengono utilizzati.

Parte del problema... mi perdoni  se torno alla capacità di assorbimento...

in Romania la percentuale  di fondi effettivamente impiegata

è molto bassa.  La Romania è solo un esempio.

Questa è sicuramente  una parte del problema,

quindi è necessario ridurre la burocrazia

che impedisce in molti paesi  l'effettivo impiego dei fondi.

Per questo c'è confusione  riguardo alle percentuali.

Constanze Krehl,  a volte si verificano degli sprechi

e l'abbiamo visto  anche nel nostro servizio,

esempi di infrastrutture  in effetti non molto utili.

Bisogna ridisegnare  la politica di coesione.

Inizieremo in autunno  e penso sia necessario

aumentare i fondi, ad esempio,  per la ricerca e l'innovazione

o per l'istruzione della popolazione locale.