La riforma della Politica Comune sulla Pesca mira a ripristinare la fauna ittica e tutelare il settore della pesca. Ma chi lavora nel settore cosa ne pensa?

Reporter: chi si salverà? Pesce o pescatore?

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/15698484/M003-0137-IT.srt

È iniziata la riforma  della Politica Comune sulla Pesca.

Obiettivo: ridurre le quote  per ripristinare la fauna ittica.

EuroparlTV si è recata a Boulogne-sur-Mer,  in Francia, per osservare la situazione.

02:30. Porto di Boulogne-sur-Mer,  nel nord della Francia.

Si vedono solo queste barche a imbrocco,

di 12 metri di lunghezza,  che salpano di notte

e calano le reti  di otto chilometri lungo la costa.

A bordo della Jérémy Florent  si conosce la situazione

conseguente  alle regolamentazioni europee -

se i suoi figli in futuro  potranno calcare le sue orme.

La legge dovrebbe aiutarci, ma sembra  che si vogliano sbarazzare di noi.

Amiamo la pesca,  amiamo il mare, amiamo la libertà.

Esistono troppe leggi,  regolamentazioni tecniche e quote.

Per Lhomel e gli altri pescatori a Boulogne,

Per Christophe Lhomel  Bruxelles dovrebbe intervenire.

Non è mai venuto qui nessuno da Bruxelles

per verificare il lavoro  nell'arco di un anno.

Sarà introdotto un permesso a punti  per punire i pescatori

Cosa faranno con il pesce che pescano,  ma che non hanno diritto di pescare?

Secondo la legge dovrei buttare via  almeno la metà di queste platesse.

Perché?  - Perché ho 25 chili di sogliole,

ma è permesso tenere solo il 30%  delle specie cosiddette "non target".

Non penso di aver svuotato  il mare con le mie due casse.

Li tengo anche se infrango la legge  perché mi rifiuto di gettare via il pesce.

La moglie di Christophe Lhomel  preferisce la terra ferma.

Come molte mogli di pescatori,  si occupa di vendere il pescato.

I pescivendoli di Parigi vengono a Boulogne  perché il pesce sembra essere meno caro.

Dall'altra parte del porto ci sono  i pescherecci, tutto un altro mondo.

Boulogne conta circa 50 pescherecci.  Questo è in riparazione.

Prima di ripartire dovrà rimanere fermo  altre due settimane in riposo biologico.

Bruxelles vuole permettere  il ripristino della fauna ittica.

Il sistema di sosta temporanea  non è il migliore,

a meno che non sia applicato  in tutta Europa.

Le barche che rimangono in porto  ricevono fondi dall'UE.

In porto può rimanere al massimo  il 35% della flotta senza nuocere al settore.

Nel caso delle quote nessuno ci ascolta.

Tutti ascoltano gli scienziati,  ecco il problema.

Ce ne sono,  non ce lo stiamo inventando. È così.

Perché non vengono qui  a constatare di persona

anziché starsene seduti alla scrivania  e sostenere che è impossibile?

Indicatore dello stato del porto di Boulogne  è questo cantiere che risale a 100 anni fa.

La crisi si è fatta sentire anche qui.  Si costruiscono molte meno barche.

Oggi il settore è diventato  molto più professionale.

Ne fa parte solo chi è riuscito a stare  al passo con i cambiamenti del settore.

È iniziata la riforma della Pesca.  La sfida maggiore:

ripristinare e proteggere la fauna ittica

cercando di soddisfare  la domanda in costante crescita.