Colloqui difficili, obiettivi difficili in Perù... ed è una strada in salita quella che si prospetta per il vertice di Parigi dell'anno prossimo sul taglio delle emissioni di CO2. Ma secondo gli eurodeputati un accordo è ancora possibile.

Conferenza sul clima di Lima

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/11913185/n001-141212-001-it.srt

Delegati di oltre 190 paesi e organizzazioni  si sono recati in Perù

spinti dagli appelli per un accordo duraturo  e dall'aumento della temperatura globale.

Ci saranno promesse  e saranno presi impegni,

non solo da parte dei paesi ricchi, ma anche  di quelli in via di sviluppo, ed è un bene.

Ora la domanda a cui non so rispondere è:  basterà per raggiungere l'obiettivo

di un aumento non superiore ai due gradi?

A rappresentare l'UE alcuni eurodeputati

e il commissario per il clima e l'energia  Miguel Arias Cañete.

In ottobre, l'UE ha approvato un taglio delle  emissioni di CO2 del 40% entro il 2030.

Poco dopo, Stati Uniti e Cina  hanno siglato a sorpresa un accordo

che prevede una riduzione fino al 28%  in 10 anni, facendo ben sperare per Lima.

C'è una via d'uscita,  ma ci vorrà coraggio,

i nostri paesi dovranno spingersi  oltre le strade battute.

Molti chiedono di abbattere il muro  che divide paesi ricchi e poveri.

Ma come fare? I poveri accusano i ricchi  di avere causato il riscaldamento globale,

e per i ricchi occorre condividere il fardello.

E che dire delle strategia a lungo termine?

Fermare le cause con la mitigazione?  Adattarsi al cambiamento? O entrambi?

che preveda mitigazione, adattamento  e finanziamenti come parti essenziali,

in linea con gli sviluppi  e le ricerche più recenti,

un accordo in cui gli impegni  possano essere regolarmente aggiornati,

La conferenza è stata una prova generale  per il vertice di Parigi dell'anno prossimo.

Vi pare che ci sia tanto tempo  per appianare le divergenze? Sbagliate.

C'è una volontà maggiore  di raggiungere un accordo

Ma di fatto le domande concrete  sui finanziamenti, la mitigazione,

chi farà cosa, chi controllerà e come lo farà,  sono tutti quesiti rimasti aperti.

Molti temi difficili sono stati rimandati  a Parigi, purtroppo.

come questo pescivendolo  che vede diminuire gli stock ittici.

Tutti questi incontri,  compreso il prossimo in Francia,

potrebbero farci ragionare  e renderci più saggi.

Nonostante i compromessi,  i deputati segnalano un aspetto:

alla luce dell'innalzamento dei mari  e dello scioglimento dei ghiacci,

che minacciano la vita di milioni di persone.