Il Parlamento ha ospitato scienziati di alto profilo per discutere di come applicare i potenziali tecnologici per porre fine allo spreco di cibo entro il 2050

Come sfamare il mondo nel 2050

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/16451038/n001-131205-001-itx.srt

Un terzo del cibo che produciamo  - 1,3 miliardi di tonnellate -

viene buttato o si perde.  Nel 2050 non sarà più così?

Nei prossimi anni, l'aumento demografico  farà aumentare la richiesta di cibo del 70%.

La scarsità di cibo si accentuerà e i ricchi  diventeranno più ricchi, mentre i poveri...

La fame cronica si trova nelle aree in cui  la popolazione è tagliata fuori dall'economia,

o non ha accesso alla terra, ai mercati,

aree in cui governi e stati sono inesistenti.

Purtroppo, in quei casi abbiamo  solo soluzioni come gli aiuti alimentari,

ma è difficile farli arrivare a destinazione.

Al PE si è discusso del ruolo dell'Europa  nell'arginamento della fame nel mondo:

occorre studiare come consumiamo il cibo,  tagliare gli sprechi e ampliare la biodiversità.

Che cosa dobbiamo fare  nei paesi più deboli e poveri

per ridurre gli sprechi alimentari  nella prima fase della filiera, cioè in campo?

per ridurre gli sprechi alimentari  nelle fasi più vicine al consumatore finale?

I deputati hanno approvato una risoluzione  sul riciclo di cibo prossimo alla scadenza

da distribuire a chi non ha da mangiare.

Dobbiamo invece capire cosa può servirci  per migliorare la sicurezza alimentare

e trovare nuove soluzioni, ad esempio  introducendo specie come alghe o insetti.

I nostri deputati suggeriscono di mangiare  più pane e più pasta.

I singoli cittadini possono equilibrare  la spesa, avere una dieta equilibrata,

che non tenga in massimo conto  e non consumi troppi prodotti animali.

Le misure che prenderemo - che si tratti  di riciclare le derrate o ridurre i consumi -