In cosa si differenziano i ruoli e i poteri di entrambi? EuroparlTV ha seguito dei rappresentanti su entrambi i lati dell'Atlantico.

A confronto: l'Europarlamento a Strasburgo e il Congresso a Washington

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/11987381/m003-0304-itx.srt

Si parla molto  del rapporto speciale tra USA e UE -

in primis con il Partenariato Transatlantico.

Gli arsenali legislativi di entrambe le parti  sono elementi cruciali.

Il Parlamento europeo, qui, e le due camere  del Congresso a Washington.

Reporter fa un salto dall'altra parte  dell'Atlantico per fare un confronto.

Due politici ci guidano  attraverso le complessità

Erik Paulson, repubblicano del Minnesota,  membro del Congresso da 7 anni,

Bernd Lange,  dei Socialisti & Democratici dalla Germania,

che divenne eurodeputato  per la prima volta nel 1994,

e lo storico Vincent Morelli  di Congressional Research Service.

Non parlerei di differenze significative  di potere tra le due parti -

sono istituzioni uniche nel loro genere  con proprie debolezze e punti di forza.

Ma ci sono differenze  nel tipo di potere legislativo e d'iniziativa.

Il Congresso nacque dalle ceneri  della Guerra d'Indipendenza nel 1774.

Oggi le due Camere - la Camera  dei Rappresentanti con 435 membri,

e il Senato con 100 membri -  sono dominate dal Partito Repubblicano,

rendendo difficile  al Presidente democratico Barack Obama

Il Parlamento europeo  è composto da un'unica camera,

sorta dalle ceneri  della Seconda Guerra Mondiale.

Ospita 7 grandi gruppi politici  dai 28 Stati membri dell'UE

ed è suddiviso in centro-destra,  centro e centro-sinistra.

A grandi linee il potere  è suddiviso in questo modo:

Congresso - bilancio federale,  politica estera, riscossione delle tasse,

nomina delle grandi cariche e destituzione  del Presidente tramite impeachment.

Il Parlamento europeo  ha poteri codecisionali e di veto

in materia di bilancio, elezione  della Commissione, e poteri di supervisione.

Non propone leggi né aumenta le tasse e ha  un potere solo consultivo in politica estera.

Ogni membro del Congresso  può presentare un nuovo testo di legge,

mentre l'Europarlamento deve aspettare  le proposte della Commissione.

il Partenariato Transatlantico  per il Commercio e gli Investimenti

sul tavolo dei negoziati  tra Commissione europea e USA.

Il Parlamento non è coinvolto  direttamente nei negoziati.

Ma oggi il presidente della commissione  Commercio internazionale,

Bernd Lange, si trova  a Washington per i negoziati.

Ci stiamo recando a Capitol Hill  per incontrare alcuni membri del congresso

per dare loro un segnale che l'UE si aspetta  una posizione più ambiziosa dagli USA.

E il consiglio ai negoziatori europei:  "Ascoltate le nostre richieste,

altrimenti sarà difficile  ottenere l'accordo in Parlamento."

Sono finiti i tempi  dei negoziati commerciali a porte chiuse.

A Capitol Hill incontriamo Erik Paulsen,

un rappresentante repubblicano  coinvolto nell'accordo TTIP

e grande conoscitore del sistema di poteri -

a volte carenti -  del Parlamento europeo.

Il Parlamento europeo  rappresenta l'opinione pubblica

e si assicura che la Commissione  rispetti certe linee guida nei negoziati.

Faremo in modo di parlare apertamente  sulla natura di queste linee guide.

Succede lo stesso anche nel Congresso,  consigliando il Presidente nei negoziati

attraverso l'ambasciatore per il Commercio.  Così si ottengono risultati migliori.

Erik Paulsen è consapevole  di alcuni accordi chiave

respinti in passato dal Parlamento europeo,

come nel caso di ACTA -  l'accordo anticontraffazione

firmato da diverse grandi economie  ma respinto dall'UE

perché per gli eurodeputati  minava i diritti dei cittadini.

Il loro scopo è rispondere  ai bisogni del loro elettorato.

Il sistema è simile anche negli Stati Uniti:

i parlamentari cercano  di consigliare il commissario.

Un nuovo accordo commerciale con l'UE  spianerà il terreno alle industrie americane.

Gli Stati Uniti lavorano in modo diverso,  non c'è dubbio,

ma vedono molte più somiglianze con l'UE  rispetto alle differenze

nell'implementazione della democrazia.  E questo è importante.

Le rispettive Camere aprono un dialogo,  ascoltandosi a vicenda.

I negoziati con l'Europa  avranno molto più consenso

perché si tratta dei nostri amici  e migliori alleati,

che condividono i nostri stessi valori.  Ci sarà un forte sostegno bipartisan.

Aumenterà l'entusiasmo  riguardante i negoziati

pur rimanendo consapevoli  che ci vorrà circa un anno

prima di poterli concludere con successo.

Come si evolveranno i poteri  del Parlamento europeo?

Il Trattato di Lisbona del 2009  ne ha aumentato i poteri,

rendendo Commissione e Parlamento  due organismi meno opachi

che non legiferano più a porte chiuse  in nome di 500 milioni di cittadini.

Ma ogni nuovo potere  richiede l'adozione di un nuovo Trattato

che però non sembra ancora all'orizzonte.

La politica estera e di sicurezza  non è ancora di competenza comunitaria,

E ci sono un paio di ambiti politici  non ancora del tutto sviluppati.

In generale il Trattato di Lisbona  ha aumentato i poteri del Parlamento,

Nel caso di ACTA, l'aula ha lanciato un forte  segnale d'allarme alla Commissione,

ma rimangono una certa tensione  e una divisione dei poteri.

Molti ambiti rimangono  di competenza degli Stati membri

che a livello singolo e concertato  agiscono attraverso il Consiglio.

Fino al 2009 la posizione prevalente  per Commissione e Stati membri 

prevedeva i negoziati internazionali  senza il coinvolgimento del Parlamento.

Oggi gli accordi commerciali, e non solo,

devono essere negoziati  alla presenza dei parlamentari.

che il potere è fluttuante e mai statico.

Aumenta e diminuisce attraverso i secoli  sia negli Stati Uniti sia in Europa.

E oggi, per gli eurodeputati,  sta cambiando in loro favore.