La Danimarca vuole portare avanti il quadro finanziario pluriennale per il 2020, ma l'UE resta divisa.

Intervista: negoziati difficili per il bilancio UE

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/15920843/n003-0181-it_mf.srt

Una volta ogni 7 anni, l'UE rivede  il bilancio per il periodo successivo.

Sono iniziati i negoziati per il 2014-2020

e, data la crisi,  si stanno rivelando molto difficili.

Per questo deputati, commissari  e rappresentanti dei governi,

hanno discusso la possibilità  di un autofinanziamento dell'UE,

Francia e Germania  stanno per recarsi alle urne:

il più in fretta possibile con i negoziati  sul quadro finanziario pluriennale - MFF.

Questo è anche l'obiettivo  della Presidenza di turno danese.

Prendiamo la questione molto seriamente.

Stiamo svolgendo molti incontri,  anche con il Consiglio Affari Generali,

per poter fare più progressi possibile  durante la Presidenza di turno

e rendere possibile un accordo  entro la seconda metà dell'anno.

Una crisi nel settore  finanziario e delle banche,

una crisi nell'ambito dei debiti sovrani,  e infine la recessione.

Queste tre crisi insieme  rappresentano un grande diversivo.

È necessario concentrarsi  sui prossimi sette anni.

Per l'UE è diverso. Gli Stati possono  andare in rosso o contrarre prestiti.

È importante che l'UE  non finisca nella stessa situazione

di molti Stati membri, sommersi di debiti.

Non possiamo attingere  al mercato monetario, contrarre prestiti,

non possiamo aumentare le tasse,  né andare in rosso.

Non possiamo entrare in deficit,  quindi bisogna parare il tiro.

Il finanziamento tramite risorse proprie?

Ad esempio l'IVA, la tassa sulle transazioni  finanziarie, sull'energia o sui trasporti?

Siamo contrari all'introduzione  di una nuova tassazione nell'UE.

Semplificare le risorse proprie dell'UE 

Ma l'ambito fiscale  rimane di competenza nazionale.

Le proposte giunte finora  stravolgono i mercati.

Ad esempio, la tassa  sulle transazioni finanziarie

andrebbe a svantaggio della City di Londra.

La tassa sul trasporto aereo danneggerebbe  la competitività delle industrie europee

perché, a meno che  tutto il mondo vi aderisca,

si caricano le società europee  di costi aggiuntivi,

troppo pesanti  alla luce della situazione attuale.

È realistico pianificare il futuro  da qui a otto anni?

Nessuno aveva previsto  la crisi economica o la Primavera Araba.

È estremamente importante  essere consapevoli

Per questo la Presidenza di turno danese  sta lavorando sodo

per stanziare fondi per l'innovazione,  la ricerca, l'istruzione

anziché continuare sulla stessa strada  che abbiamo percorso per molti anni.

È presente una mentalità quadrata  nel nostro sistema di bilancio.

Il denaro è disponibile in una certa area,  e da lì non si schioda.

ma dal punto di vista della flessibilità  e dell'ottimizzazione delle risorse non lo è.

La Danimarca farà dei progressi  durante il semestre,

ma poi da luglio subentrerà un altro paese,

e qualcuno all'ultimo momento  dovrà fissare il bilancio definitivo.

Sono fiducioso,  la Presidenza che seguirà a quella danese

lavorerà con impegno ed energia  in modo professionale.

La Presidenza danese  si prefigge di preparare

un progetto di negoziato  per il Consiglio europeo di giugno

entro la fine dell'anno  sotto la Presidenza di turno cipriota.

In questo modo avremo tempo  di regolare il bilancio

posso garantire che si tratterà  di un accordo dell'ultimo minuto.

a definire gli ultimi dettagli del bilancio.

ci troveremo nel semestre  della Presidenza di turno greca.