Voglia di una bistecca clonata? Blink va a indagare sui motivi e sulle modalità della clonazione degli animali e intervista degli esperti per sapere se siamo davvero sicuri di quello che finisce sulla nostra tavola.

A-Z: C come clonazione

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/15550511/J002-0081-ITa.srt

Con la clonazione si può copiare  un essere vivente a partire da una cellula.

Lo scopo: migliorare la qualità  degli animali da allevamento.

Ma sei europei su dieci  non mangerebbero prodotti clonati.

E tu, li mangeresti?  -Smetti di blaterare, clone!

Si tratta di riprodurre animali,  non uomini e robot!

Ma iniziamo la nostra indagine:  dal clone ai nostri piatti.

In teoria, per fare un vitello  il toro deve fecondare la vacca.

Margherita, ad esempio,  è stata creata all'INRA,

l'Istituto Nazionale  per la Ricerca Agronomica.

È avvenuto tutto in questa macchina,  nel mondo dell'infinitamente piccolo.

Per clonare Burger,  una mucca con qualità molto speciali,

occorre recuperare tutte le informazioni  che la caratterizzano.

Queste informazioni si trovano nei geni  situati nei nuclei delle cellule.

Per la riproduzione occorre anche una  cellula riproduttiva, un ovulo di Cheese.

Si preleva il nucleo dell'ovulo di Cheese

Questa nuova cellula inizierà a dividersi.  Si tratta di un embrione

Raggiunto lo sviluppo necessario,  sarà inserito nel ventre di Cheese.

Qualche mese dopo, nascerà Burger II,  un vitellino e non un Cheese Burger!

In Europa, la clonazione di animali  è praticata in meno di dieci laboratori.

Queste ricerche attirano  l'industria alimentare

che potrebbe scegliere  gli animali con i geni migliori,

cioè gli animali che producono più latte  o carne di ottima qualità,

che potrebbero essere copiati  per migliorare gli allevamenti.

L'idea è quella di creare  genitori clonati esemplari come Burger II

destinati a riprodursi  con animali non clonati.

Non si tratta di mangiare animali clonati.

Lo scopo è quello di riprodurre  gli animali migliori.

Le generazioni future  potranno consumarli.

Ma come distinguere  un clone dall'originale?

La quantità di proteine e di grassi  è la stessa.

E anche la qualità dei grassi è analoga.

Non ci sono differenze  sul piano della qualità.

Gli USA hanno dato il via libera  al consumo di animali clonati.

Per l'Agenzia americana per la sicurezza  alimentare non si corrono rischi.

Ehi, basta! Non puoi clonarmi!  Non sono un animale!

Non è pericolosa  e non c'è motivo di vietarla

o di dire ai consumatori che è pericolosa,  perché non lo è.

Ma nell'UE il consumo di carne clonata  è sconsigliato.

Il Parlamento vuole che questi prodotti  siano tracciati ed etichettati

per darci la possibilità di scegliere  se consumarli. Ma non è così semplice.

Le bestie clonate non sono vendute  nell'UE, ma la loro prole potrebbe esserlo.

È possibile tracciare i cloni  e forse anche i suoi discendenti.

Teoricamente è possibile tracciare  la seconda, terza e quarta generazione,

ma in pratica è molto difficile  e non credo che sia possibile.

ma ne importa migliaia di tonnellate  dagli USA, dal Canada e dall'Argentina.

In questi paesi non vi è nessuna  tracciabilità della prole di animali clonati.

Ma non dimenticate, clonare  gli esseri umani è severamente vietato.