Frédérique Ries valuta i successi e gli insuccessi della nuova legge antitabacco. Pervenche Berès auspica ulteriori miglioramenti delle condizioni di lavoro dei marinai a bordo delle navi.

7 Giorni in Europa: Bilancio delle nuove leggi sul tabacco - garantire i diritti dei marinai

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/16406780/m004-0092-itx.srt

Benvenuti a Strasburgo per una nuova  edizione di 7 Giorni in Europa.

I dati sono raccapriccianti: ogni anno  nell'UE il tabacco uccide 700.000 persone.

È ora di dire addio al tabacco?  No, almeno per ora.

L'UE cerca di trovare una soluzione,  ma il percorso è pieno di ostacoli.

Questa settimana la lotta alla dipendenza  da tabacco ha avuto una nuova svolta.

Ad alcuni eurodeputati la votazione in aula  ha lasciato l'amaro in bocca,

ma la nostra ospite in studio  riesce a trovarvi una nota positiva.

Mi riferisco alle sigarette elettroniche.  Frédérique Ries, buongiorno.

È membro del gruppo dei Liberali  e Democratici al Parlamento europeo.

Viene dal Belgio  e di recente si è occupata

di un emendamento relativo alle sigarette  elettroniche. Ne parliamo più tardi.

Non solo, ero la relatrice del mio gruppo  per tutta la direttiva.

Ma abbiamo concentrato l'attenzione lì.

Prima però, il solito minuto di domande

a cui potrà rispondere solo sì o no.  Iniziamo.

Frédérique Ries, fuma?  -No, non ho mai fumato.

Inala? Per chi non lo sapesse, è ciò  che si fa con una sigaretta elettronica.

Anche io non lo sapevo  fino all'altro giorno. No.

È stata contattata dalle lobby del tabacco  mentre lavorava alla direttiva?

Indirettamente sì.  Abbiamo ricevuto del materiale informativo,

ma gli incontri sono avvenuti  nel rispetto delle norme previste dall'OMS.

Quindi sì.  -Sì, mi hanno contattata, certo.

Le lobby del tabacco hanno stilato  un elenco di eurodeputati. Ne fa parte?

Secondo la stampa, il mio nome figurava  accompagnato dalle luci rosse.

Era la mia prossima domanda.  Le luci erano rosse.

I produttori di sigarette hanno perso  una battaglia questa settimana?

Hanno perso la guerra?  -Non hanno perso tutto.

Il bicchiere è mezzo pieno e mezzo vuoto.

Non hanno né perso né vinto.  Il compromesso non è male.

Torniamo a questi lunghi negoziati.  È stato molto difficile.

Com'è andata esattamente?  Molti hanno accennato alle lobby.

Persino chi non ha nulla  a che fare con l'UE ha capito

che la posta in gioco era alta,  forti somme di denaro,

e non sono mancate le lobby  in Parlamento europeo.

Sono felice di poter rispondere  in modo più ampio.

Ma è difficile condensare le spiegazioni  perché si tratta di un anno di lavoro.

A luglio abbiamo votato  una posizione molto ambiziosa

per rilasciare - mi passi l'espressione -  le sigarette elettroniche

dalla prigione  inflitta da Commissione e ministri.

C'è stato un ritardo,  sicuramente una vittoria per le lobby

e l'industria che ha avanzato  una serie di argomentazioni fasulle

assicurandosi un mese in più  per persuadere a destra e a sinistra.

Sono riusciti a ottenere  una dilazione di un mese.

Hanno ottenuto un ritardo.  Parliamo dei diversi punti...

L'elemento cruciale.  -Si parlava del 75%...

L'elemento cruciale  riguarda le dimensioni...

La proposta ambiziosa della Commissione,  seguita alla prima,

riguarda le dimensioni delle avvertenze  per la salute sui pacchetti di sigarette.

La Commissione proponeva  il 75% della superficie.

Alcuni emendamenti prevedevano il 50%.  In questo momento la media è del 40%

e solo in 10 Stati membri  sono presenti le immagini.

Neanche la metà degli Stati membri  combina avvertenze e foto.

La Commissione  ne ha proposto l'unione sul 75%.

Oggi siamo al 65%.  -È il compromesso raggiunto.

L'ho proposto io.  Ho votato per il 75%,

ma il rischio era di perdere tutto  a fronte di ambizioni troppo alte.

A livello strategico e politico  il 65% è un buon compromesso.

Inoltre chiedevamo il divieto  delle sigarette aromatizzate,

mentolo, vaniglia, frutta, cioccolato.  Ce ne sono un mucchio.

Il mentolo è un mercato di nicchia  che ammonta al 5-10%.

I produttori sanno  quello che fanno e a chi si rivolgono -

in alcuni paesi  inizia a superare quello al seno.

Nel caso del mentolo  c'è un piano a parte.

In parte abbiamo vinto, in parte no.  8 anni per toglierle dal commercio.

Non sono vietate. È prevista  un'eliminazione graduale in 8 anni.

Non abbiamo ottenuto il divieto.  Il Consiglio dei ministri

si era già espresso chiaramente  contro il divieto.

Abbiamo rafforzato molto le misure  contro il contrabbando e la contraffazione.

E finalmente arriviamo  alle sigarette elettroniche...

Mi perdoni la modestia,  ma abbiamo ottenuto un grande risultato.

Prima di parlarne,  diamo uno sguardo all'attualità

con un servizio  a cura della collega Caroline Grasso.

Gli eurodeputati hanno votato  il divieto per le sigarette aromatizzate,

Le sigarette slim, diffuse tra le donne,  rimarranno in circolazione.

Le avvertenze antitabacco  dovranno coprire il 65% dei pacchetti,

L'industria del tabacco ha fatto pressioni?

Questa votazione permette  di proseguire la riforma

con altre proposte entro la fine dell'anno.

Gas di scisto. Una soluzione per il futuro  o una bomba a orologeria?

Il gas di scisto permetterebbe di ridurre  la dipendenza energetica dell'Europa,

creare posti di lavoro  e ridurre i costi dell'energia,

ma l'estrazione presenta forti rischi  se non è controllata a dovere.

L'aula propone studi ambientali obbligatori  prima di ogni progetto