Di fronte alla drammatica piaga della disoccupazione, molti giovani professionisti portoghesi si vedono costretti a emigrare e cercare fortuna nelle ex colonie portoghesi. EPTV si è recata in Mozambico.

Reporter: fuga di cervelli in Portogallo

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A bordo delle caravelle il Portogallo  ha colonizzato Africa, Asia e Sudamerica.

Ora sulle ali della crisi,  i portoghesi tornano a emigrare in massa

verso il Brasile, l'Angola, il Mozambico,  antiche colonie oggi economie in crescita.

EPTV ha seguito i nuovi migranti, giovani  preparati e decisi a trovarsi un futuro

proprio dove i legami storici e culturali  con la madre patria sono più forti.

João Carlos Nunes da due anni  lavora in Mozambico

e ha una laurea in business administration.

Disoccupato in Portogallo, nel 2010  João decide di cercare fortuna a Maputo

dopo la perdita del posto nel settore della  auto, uno tra i primi a cadere con la crisi.

Ero disoccupato. Così iniziai a pensare  a cosa volevo dalla vita.

così ho deciso di cogliere l'occasione.

Revocai il sussidio di disoccupazione  per tre mesi per venire qui.

I miei amici mi aiutarono a trovare  un posto dove stare per due, tre mesi.

Questo mi aiutò a incontrare gente  e ad avere colloqui di lavoro.

E così, da due anni, João lavora a Maputo,

la capitale di una nazione che cresce  ad un ritmo vertiginoso, oltre il 7%.

Una calamita per ingegneri, agronomi,  esperti in telecomunicazioni,

Le stime del numero dei nuovi immigrati  sono molto approssimative.

Il tasso delle persone  che arrivano qui è raddoppiato.

Il tasso, non il numero,  è quasi raddoppiato dal 2010.

L'altra faccia della medaglia è il Portogallo,

il paese che nel 2011  ha tagliato più posti di lavoro in Europa

e dove la disoccupazione giovanile supera  il 30%, senza contare i sotto impiegati.

Una situazione così critica che anche  il Premier ha invitato i giovani a emigrare.

La situazione è particolarmente  drammatica per i giovani.

Non c'è solo la disoccupazione,  ma anche il sotto impiego.

I laureati e i dottorandi lavorano  guadagnando 500 euro al mese.

Non c'è bisogno che i politici  dicano ai giovani di emigrare.

Se lo dicono da soli:  "vediamo cosa riuscirò a fare nella vita,

vediamo quanto valgo sul mercato globale."

Sappiamo che questa tendenza strutturale  verso l'emigrazione non svanirà presto.

Sappiamo che l'emigrazione  è stata favorita da una serie di circostanze,

dalla presenza delle comunità portoghesi  o lusofone in tutto il mondo,

Vi sono infrastrutture portoghesi  in Brasile, Angola, Mozambico...

Le continue partenze di lavoratori  verso le ex colonie

sono destinate ad avere dure conseguenze  sull'economia e la società portoghesi.

Negli anni '60, i portoghesi che emigravano

erano campagnoli non qualificati,  spesso analfabeti,

e l'emigrazione verso la Francia alla ricerca  di un lavoro nell'agricoltura o nell'edilizia

Oggi invece stiamo perdendo molte persone  qualificate, spesso i più qualificati.

Il numero di emigranti  che hanno un diploma universitario

L'emigrazione portoghese si trasforma  così in una perdita di capitale umano.

Una vera e propria emorragia che rende  ancora più ardua l'uscita dalla crisi.