L'On. britannica Vicky Ford è convinta che le modifiche alla direttiva sulle armi da fuoco tuteleranno i cacciatori, i tiratori sportivi e i resposabili museali che operano nel rispetto della legge impedendo l'accesso alle armi ai terroristi.

Il Parlamento europeo elimina le scappatorie legali nel controllo delle armi da fuoco

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/11508775/n003-0414-it.srt

Scopo della riforma  della direttiva sulle armi da fuoco:

che hanno permesso ai terroristi  coinvolti nell'attacco a Charlie Hebdo

di acquistare legalmente una pistola  e convertirla in un'arma da fuoco vietata.

Ma il Parlamento europeo potrà guidare  la legislazione nella direzione giusta?

Abbiamo parlato con la relatrice,  l'eurodeputata britannica dei Conservatori,

Qual è lo scopo di questa legislazione?

Secondo me lo scopo di questa legislazione

era l'eliminazione delle scappatoie  sfruttate negli attacchi di Parigi.

Esistono leggi comuni europee in materia  che risalgono agli anni '90,

con un problema in particolare  riguardante le armi acustiche,

ovvero armi cariche  in teoria convertibili solo in armi a salve,

ma poi riconvertite  e utilizzate negli attacchi a Charlie Hebdo.

Una volta trasformate in armi a salve  non sono soggette a legge né a permessi.

Abbiamo inserito questo punto:  non si potranno convertire a salve

per non essere soggette alla legge.  Rimarranno regolamentate.

Ma lo scopo degli emendamenti  era di chiarificare molti pessimi passaggi

evitando così le conseguenze involontarie  che hanno avuto

Quindi...  -Ha criticato molto le proposte.

La proposta di novembre  conteneva cambiamenti sostanziali

che hanno sollevato timori  sul funzionamento dei musei,

e perfino nel caso delle rievocazioni militari.

È stato proposto uno standard comune  sulle armi da fuoco disattivate

che per molti versi  non è tecnicamente realizzabile.

Parliamo delle tipologie di armi  che rientreranno nella direttiva.

La Commissione vuole includere  due tipi di armi semiautomatiche,

le Kalashnikov  e le pistole disattivate, è corretto?

Non si tratta tanto delle armi disattivate  in generale, quando nello specifico

Riguardo alle armi semiautomatiche, il testo  della Commissione era mal formulato:

"tutto ciò che è simile o assomiglia".

In questo modo rientrerebbero anche  i modellini e le pistole giocattolo.

Hanno usato  un linguaggio legale molto scarso.

Siamo intervenuti  inserendo controlli specifici

sulle armi semiautomatiche in grado  di sparare oltre un certo numero di colpi,

e potrà usarle  solo chi ha un brevetto di tiratore

e ha partecipato a gare o competizioni  in club ed eventi.

Quindi potranno usarle solo i tiratori,  ma non gli individui comuni.

La legislazione è stata riformulata  e tutelerà i diritti dei proprietari di armi?

Ci hanno parlato dei controlli e test  molto rigidi a cui sono sottoposti.

Perché allora rientrano nella legislazione?  -I test variano da paese a paese.

I test continueranno a esserci,  come anche le restrizioni attuali,

ma non impediranno loro  di continuare a svolgere le attività sportive.

La proposta della Commissione  in molti punti l'avrebbe impedito,

quindi ho lavorato insieme ai cacciatori,  ai responsabili dei musei,

agli organizzatori di eventi e gare di tiro,

per fare in modo che tali attività  continuino a sussistere,

ma all'interno di un quadro legislativo  che implementi

e garantisca alle autorità europee  lo scambio delle informazioni.

La revisione della legislazione  arriva in seguito a un attacco terroristico,

ma sarà in grado di contrastare  il terrorismo con efficacia?

Serve anche altro  per combattere il terrorismo.

Ciò garantisce la detenzione legale  di armi legali in Europa.

Abbiamo eliminato le scappatoie legislative  sfruttate dai terroristi.

È necessario altro lavoro, che esula  dal potere di questa commissione,

per fermare l'uso illegale delle armi  da fuoco, ma è un'altra questione.

Bene, On. Ford, grazie  di essere stata con noi su EuroparlTV.