Nell'Europa colpita dalla crisi, solo in Germania le statistiche del mondo del lavoro indicano un lieve miglioramento nella diminuzione della disoccupazione. EPTV si è recata a Berlino per guardare dietro le apparenza.

Reporter: disoccupati in Germania

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/15823410/m003-0172-it_mf.srt

In tutta Europa  diminuiscono i posti di lavoro.

EuroparlTV è andata a Berlino  per scoprire di più sul miracolo tedesco.

Sembra che tutta l'Europa stia soffrendo  a causa della crisi, ma proprio tutta?

No, l'economia più grande dell'UE  è anche la più forte e in salute,

e l'unica a vivere una riduzione  della disoccupazione nonostante la crisi.

Di fronte al Bundestag il ministro del Lavoro  non nasconde la soddisfazione.

La nostra economia è robusta,  e lo è anche il nostro mercato del lavoro.

Registriamo il massimo livello  di occupazione dalla riunificazione.

Abbiamo dimezzato il tasso  di disoccupazione a lungo termine.

L'entusiasmo in aula non trova riscontro  sulle strade di Berlino.

incontriamo un 19enne che non trova  un tirocinio nè un lavoro retribuito.

Ci ha concesso un'intervista  a condizione di rimanere anonimo.

Ci sono solo lavori part-time o temporanei.

Nella maggior parte dei lavori  di 40 ore settimanali

si è fortunati a ricevere 600 o 700 euro.

L'ufficio di collocamento nazionale  gli ha consigliato un'agenzia privata.

Non riesce ancora a guadagnarsi da vivere,

ma non figura più nelle statistiche  di disoccupazione, come questa signora.

Nessuno mi assume per via della mia età.

Volevo frequentare un corso di computer.

Mi hanno detto che avrei potuto,  ma non mi avrebbero comunque assunta

e non avrei trovato lavoro,  non lo trovano nemmeno i giovani.

Ha superato i 58 anni  ed è disoccupata da un anno,

ma anche lei non figura  nelle statistiche ufficiali.

Circa 10 anni fa la Germania ha riformato  il mercato del lavoro con la legge Hartz.

Da allora il tasso  di disoccupazione è in calo.

Abbiamo chiesto a questo sindacalista  se è davvero così o è tutta apparenza.

la totalità dei disoccupati  percepiva i sussidi di disoccupazione.

Ma i restanti non se ne sono andati  e non hanno trovato lavoro.

Percepiscono i sussidi  con il sistema Hartz 4.

Questa riforma creò  molti lavori part-time a 400 euro al mese.

I lavoratori non godono  di previdenza sociale e pensionistica,

ma non figurano più nelle statistiche  ufficiali della disoccupazione.

per far sembrare che la disoccupazione  non rappresenti più un problema.

In realtà però in Germania  c'è ancora una disoccupazione di massa.

C'è molta pressione  sul personale non qualificato

che guadagna poco  anche in posti di lavoro regolari.

A differenza di molti paesi europei,  in Germania non esiste un salario minimo.

Ciò va a gravare  anche sugli altri Stati europei.

La crisi finanziaria è il risultato  del fatto che alcune economie,

come in Grecia, Spagna e Portogallo,  hanno perso competitività

I vantaggi salariali di tali economie  hanno risentito

della strategia dei bassi salari  che la Germania ha adottato dal 2000.

Nel lungo periodo questa strategia  potrebbe nuocere all'economia tedesca.

Se la Germania non modificherà la politica  economica, e quella del mercato del lavoro,

si diffonderanno  ondate di miseria in tutto il paese.

I salari dei livelli più bassi,  30-50%, crolleranno,

forse anche quelli  delle classi salariali più alte.

E questo significa meno potere d'acquisto  e meno sviluppo economico.