Potrebbe permettere di far risparmiare tempo prezioso, riducendo il numero delle vittime di incidenti stradali ogni anno sulle strade europee, ma prima dell'introduzione a tappeto del sistema eCall su tutti i nuovi veicoli, bisogna aggiornare i vecchi sis

Sistema eCall per le auto: risparmiare tempo prezioso per salvare vite umane

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/18960361/m003-0284-it.srt

Su che strada si trova?  La E40, nei pressi di quale comune?

Qui giungono  le richieste di aiuto dei cittadini

della provincia di Liège, in Belgio,  che conta più di un milione di abitanti

e diverse strade principali  e autostrade che la attraversano.

OK, rimanga in sicurezza. Riesce a vedere  quante persone ci sono nell'auto?

Due. Hanno risposto  quando le ha chiamate?

Ogni giorno, i vigili del fuoco  rispondono a migliaia di chiamate.

L'obiettivo: ottenere informazioni precise  per indirizzare i servizi di emergenza.

Bisogna trovare il giusto equilibrio,  in base alla chiamata,

tra raccogliere informazioni  e guadagnare tempo.

Spesso le chiamate  durano in media 1-2 minuti.

Se in questo lasso temporale riusciamo  a raccogliere informazioni sufficienti,

non si può parlare  di perdita di tempo prezioso per la vittima.

Ma questo scenario ideale non è la regola,

e a volte localizzare il luogo  di un incidente è molto più complesso.

Nonostante il cittadino medio  parli perfettamente francese o tedesco,

nella provincia di Liège,  a volte è difficile localizzare le persone.

Che colpa ne ha un camionista inglese  che si trova tra Liège e Bruxelles,

che chiama per avvertirci di un incendio  sull'autostrada in piena notte,

e alla domanda: "a che altezza di trova?"  risponde: "tra Liège e Bruxelles"?

I servizi di emergenza in Europa  non si fermano mai.

Sulle strade, ogni giorno,  avvengono più di 70 incidenti fatali.

A questi si aggiungono 25.000 vittime  all'anno in Europa

Per salvare più vite, l'UE vuole dotare  tutte le auto vendute in Europa

di un sistema di chiamata  d'emergenza automatico: eCall.

EuroparlTV è andata in Polonia, a Varsavia,  per una dimostrazione.

Gli addetti ai servizi di emergenza  in Europa si sono riuniti

per discutere sui futuri sviluppi  della loro professione.

Questo apparecchio è un esempio di ciò  che troveremo in futuro nelle auto.

Il pulsante rosso serve  per azionare manualmente la eCall.

In caso di incidente,  il dispositivo si attiva automaticamente.

Nella centrale operativa, quando l'operatore  riceve una chiamata eCall,

a video appare una schermata come questa

con le informazioni inviate dal veicolo.

Ad esempio il tipo di auto,  il numero di passeggeri, eccetera.

Un prezioso guadagno di tempo.  L'eCall potrebbe salvare

ma l'implementazione può avere  un forte impatto sui servizi di emergenza,

che temono di essere sommersi  di chiamate non urgenti.

Per questo responsabile del 112 italiano,  non sarà facile introdurre un filtro

tra il chiamante e i servizi di emergenza.

Non è facile immaginare la presenza  di un sistema per filtrare le chiamate.

Spetta all'operatore valutare l'accaduto,

quando si effettua  una chiamata d'emergenza dal telefono.

Lo stesso succederà per le chiamate eCall.

Inizialmente prevista per la fine del 2015,  l'introduzione del sistema eCall

sarà posticipata,  con il benestare del Parlamento, al 2017.

Nel frattempo alcuni Stati riorganizzeranno  i propri servizi di emergenza.

Per alcuni Stati, molto decentralizzati,

con sistemi di emergenza  differenti in ogni comune,

sarà necessario aggiornare  molte centrali operative

affinché possano localizzare  precisamente la posizione

I costruttori di auto,  intanto, stanno al passo.

Alcuni offrono già una piattaforma  di assistenza, ovviamente non gratuita.

Questo servizio non interferirà  con il futuro sistema di eCall.