In che modo l'Europa sarà in grado di rimanere al passo sul fronte dello sviluppo tecnologico globale e ridurre i rischi nell'ambito della sicurezza cibernetica? Sentiamo il parere del direttore dell'Agenzia europea per la Sicurezza delle Reti e dell'Info

Sicurezza cibernetica: una panoramica delle minacce che incombono sull'Europa

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/11998364/n003-0343-it.srt

Nel 2013  le rivelazioni di Edward Snowden,

collaboratore dell'NSA -  Agenzia per la Sicurezza Nazionale,

hanno creato scompiglio negli Stati membri.

L'Europa ha familiarizzato  con il concetto di "sicurezza cibernetica".

Abbiamo incontrato l'uomo che ha  permesso di raggiungere un alto livello

di sicurezza delle reti e dell'informazione  all'interno dell'UE.

Il suo operato è fondamentale  per garantire la prosperità

e il funzionamento dell'economia virtuale.

Udo Helmbrecht,  benvenuto al Parlamento europeo.

l'Agenzia europea per la Sicurezza  delle Reti e dell'Informazione.

Se è necessaria un'Agenzia del genere,  significa che è presente una minaccia.

L'Europa è preparata ad affrontarla?  In che modo?

ma in altri ambiti  c'è ancora molto lavoro da fare.

Ad esempio svolgiamo  delle esercitazioni negli Stati membri.

Abbiamo un'ottima squadra di intervento  in caso di problemi di rete.

Quindi a livello tecnico siamo preparati,

possiamo confrontarci  con i big delle telecomunicazioni.

Ma a livello politico,  al momento è presente la direttiva NIS

e il trialogo fra Parlamento,  Commissione e Consiglio.

Ciò significa che c'è ancora  molto lavoro da fare.

Avete richiesto un feedback  sui problemi incontrati in quell'ambito.

Anche altre imprese  che operano nell'ambito informatico -

devono sottoporvi i loro problemi?  In che modo li gestite?

Guardando indietro, è iniziato tutto nel 2009  quando la Commissione ha lanciato

la tutela delle infrastrutture critiche  e di comunicazione -

nell'ambito della problematica  della resistenza e robustezza della rete.

Per questo esiste un quadro di riferimento  delle telecomunicazioni,

una regolamentazione che riguarda  le imprese di telecomunicazione,

ma in altri ambiti  ognuno può ancora fare ciò che vuole.

Se è possibile ascoltare le conversazioni  telefoniche di Angela Merkel,

sarà ancora più semplice accedere  al server di una grande impresa

e rubare importanti informazioni.  È un pericolo reale?

Stando alle rivelazioni di Snowden,  la minaccia è reale,

l'Europa si è resa conto del problema,  ma non abbiamo ancora una soluzione.

Da un lato dipendiamo  dalle tecnologie informatiche,

ma le componenti chiave spesso sono  fornite da imprese americane o cinesi.

In Europa ci sono  molte piccole e medie imprese

impegnate nell'ambito  della sicurezza informatica,

Esistono alcune grosse imprese,  ma prendiamo il caso di Nokia:

il reparto mobile è gestito da Microsoft

e i cellulari  non sono più prodotti in Europa.

Ha parlato di Cisco,  per un certo periodo leader di settore.

l'Europa si è concentrata  solo sulla concorrenza.

E a livello politico non ci si è preoccupati  di trattenere in Europa le tecnologie chiave.

volta a trattenere in Europa  le competenze e le imprese chiave.

In Europa si contano 28 differenti politiche  sulla sicurezza cibernetica.

Esiste una strategia europea in materia?  -Ne abbiamo una.

L'aspetto positivo è che i politici  si sono resi conto del problema.

Come ho detto prima,  oltre alla direttiva NIS

o alla regolamentazione sulla tutela dei dati  esistono altre iniziative

che dovrebbero aiutarci  a fare dei passi avanti.

L'Europa ritiene l'agenda digitale  la soluzione per uscire dalla crisi -

Il problema, durante queste interviste,  è non diffondere il panico.

Ma esiste un grosso problema  di cui non tutti sono consapevoli.

In molti casi si verifica il passaggio  dal mondo analogico a quello digitale,

spesso non ha le competenze  per gestire il digitale.

Ad esempio nel caso  dei contatori di energia nelle case,

Nel caso del servosterzo,  tutti parlano di sicurezza,

ma il problema del futuro  riguarda la sicurezza informatica.

Purtroppo ci si preoccupa  ancora troppo poco di questo problema.

Udo Helmbrecht,  grazie per questa intervista.