Lo stato delle regioni potrebbe migliorare con il Trattato di Lisbona. Una decisione che occuper� il nuovo Parlamento dopo le elezioni di giugno.

Prima Pagina: Un nuovo ruolo per le regioni in Europa

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Da Extremadura in Spagna   a Pirkanmaa in Finlandia.

Tutti i rappresentanti dell'UE si riuniscono   a Strasburgo per discutere del futuro.

Non dobbiamo aspettarci troppo. Potrei   chiedere cosa fanno le regioni per l'UE.

Si potrebbe pensare che le regioni   non fanno niente per l'UE.

Le regioni o i politici locali   non parlano mai dell'Europa

e vedono svanire le loro speranze   di affermazione nel progetto europeo.

Con il Trattato di Lisbona, le regioni,   che finora devono essere consultate

Avranno più poteri degli Stati membri   secondo il principio di sussidiarietà

poiché sono più vicine ai problemi   e possono risolverli meglio.

Avranno dunque la priorità   quando si tratterà di agire.

A volte, gli Stati membri   interferiscono troppo.

Vengo da un paese   fortemente centralizzato.

Sono orgoglioso di essere   inglese e britannico.

Non ho problemi   con lo Stato britannico, ma credo

che le regioni dovrebbero avere   più influenza sulla gestione dei loro affari.

Forse l'Europa può fare   qualcosa a tale riguardo.

Già nel 1992, gli europei avevano incluso   questo principio nel Trattato di Maastricht.

Le regioni non erano menzionate   direttamente, ma lo erano i governi.

La Spagna è forse lo stato   più spaventato dalla devolution,

segue la Francia che l'ha sempre   temuta e la Gran Bretagna e altri ancora.

Quello che possiamo fare   è fare un passo alla volta.

Inoltre, le regioni potranno   ricorrere alla giustizia europea

se non sono d'accordo   con una legge comunitaria.

Cosa accadrà se Lisbona   non sarà ratificato?

I deputati voteranno   a favore delle regioni?

Lo sapremo dopo le elezioni di giugno   quando si formerà il nuovo Parlamento.