Cecilia Wikström è alla testa del movimento volto a dare maggiori diritti agli studenti e ai ricercatori di paesi terzi che intendano proseguire l'attività in Europa.

Attrarre le menti migliori è una priorità per l'Europa

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/12131294/n005-151117-001-it.srt

Lassané Yaméogo è un ricercatore  dottorando in comunicazione e giornalismo.

Dal 2012, trascorre la metà del tempo  studiando in una università belga,

Per lui che viene dal Burkina Faso,  è un'opportunità straordinaria.

Le condizioni qui  consentono un'apertura

che permette agli studenti di progredire  e scoprire altre aree e ricercatori.

Per gli studenti e i ricercatori non europei,  è complicato ottenere i visti.

Ogni paese  ha le proprie regole e difficoltà.

Per ovviare a questo, si è raggiuto  un accordo per facilitare la mobilità,

Abbiamo bisogno di loro  e l'andamento demografico ci dice

che dobbiamo attrarre persone  qualificate dall'esterno dell'UE

per favorire la crescita  e la prosperità.

L'accordo consentirà agli studenti di paesi  terzi di ottenere i visti più facilmente

e di godere  di una maggiore mobilità in Europa.

I ricercatori potranno  anche portare le loro famiglie

e restare fino a 9 mesi  dopo aver completato gli studi,

dando loro tempo  di cercare lavoro in Europa.

L'approvazione del Parlamento  è prevista per prima dell'estate.