Per stabilizzare le banche e aiutarle ad affrontare le difficoltà finanziarie della crisi, l'UE ha sviluppato una serie di misure tra cui un fondo-salvadanaio di 55 miliardi di euro.

Sostenere le banche in difficoltà

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/11836004/v007-0011-it.srt

Prima del 2007, le banche  concedevano prestiti ai privati

per l'acquisto di immobili e di altri beni.

Dal 2004 al 2007, la percentuale di prestiti

ma si trattava di prestiti rischiosi, che,  in caso di mancato pagamento del debito,

hanno causato alle banche ingenti perdite,

I governi europei hanno destinato  circa 5 mila miliardi di euro

versati dai contribuenti  per salvare le banche.

Per impedire che tutto ciò  si potesse ripetere,

per monitorare e stabilizzare la banche,

e tutelare contribuenti e risparmiatori.

Primo: limitare le attività dei banchieri  che mettono a rischio soldi altrui –

le nuove regole limitano  i bonus dei banchieri

per ridurre la corsa agli affari rischiosi.

Le banche inoltre  devono rafforzare le loro riserve.

La presenza di più capitale  permette di assorbire meglio le perdite.

Le banche dell'eurozona faranno un fondo  di 55 miliardi per i prossimi 8 anni.

Questo fondo sarà impiegato  per aiutare le banche

che, nonostante le regole più ferree,  si troveranno in difficoltà.

Sarà più facile la chiusura  delle banche in gravi difficoltà,

e saranno i proprietari delle banche  a rispondere in prima linea.

oltre 130  tra le maggiori banche della zona euro

per individuare  tempestivamente eventuali problemi.

Le altre banche saranno controllate  dagli organi regolatori nazionali,

ma la BCE potrà intervenire  laddove lo riterrà necessario.

Se i fondi si assottigliano, la banca  non può restituire il denaro ai creditori.

Le nuove regole prevedono  la creazione da parte delle banche

di un fondo nazionale per garantire  la restituzione fino a 100 mila euro.

In questo modo non bisognerà più  ricorrere al denaro dei contribuenti.