Il Parlamento europeo sta per approvare un nuovo sistema elettronico comune al fine di accelerare i controlli alle frontiere esterne dell'area Schengen. Il sistema registrerà anche le informazioni sui cittadini non UE, al fine di facilitare il rilevamento delle frodi. Agustín Díaz De Mera (PPE) illustra i principali obiettivi della nuova legge.

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Frontiere più intelligenti per l'Europa

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/20606559/N01-PUB-171025-BORD-IT.srt

La proposta di legge mira alla creazione 

di un sistema integrato di controllo delle frontiere esterne dell'UE, 

al fine di eliminare il sistema che ricorre alla timbratura dei passaporti.

Con la conseguenza, ovviamente, che faciliterà l'ingresso dei visitatori 

da paesi terzi perché i loro dati resteranno nel sistema.

E alla venuta successiva, non dovranno restare a lungo in fila 

o passare attraverso controlli specifici, perché i loro dati saranno già nel sistema. ##@#

Si punta a evitare situazioni in cui persone che hanno fatto legalmente ingresso nell'UE 

rimangano nell'UE oltre la scadenza del loro periodo di soggiorno autorizzato. 

Il sistema integrato di controllo delle frontiere è in grado di rilevare tali problemi ed impedire soggiorni illegali. ##@#

Ricorrendo al riconoscimento facciale e a quattro impronte digitali, 

oltre ai dati alfanumerici, una volta che questi dati saranno tutti integrati nel sistema, 

potremo evitare la falsificazione reiterata dei documenti di viaggio. ##@#

Un metodo è che le autorità e le forze di sicurezza dello stato abbiano accesso a questi dati, 

e attraverso la verifica incrociata con altre informazioni, gli allarmi possano essere diffusi rapidamente. 

come quello al mercato di Natale di Berlino, 

dove un terrorista ha attaccato e si è scoperto dopo 

che aveva utilizzato 15 diverse identità.

Con un sistema di ingressi/uscite, questo sarà impossibile o molto difficile.