Alcuni giornalisti di La Tribune e La Libre Belgique discutono con noi degli argomenti più scottanti della settimana, e in particolare dell'assenza dei giornalisti cinesi durante il vertice UE-Cina che ha provocato grande scalpore sui media.

L'angolo dei giornalisti: l'UE e il mondo

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/15268253/d003-0012-it.srt

Benvenuti all'Angolo dei Giornalisti  su EuroparlTV.

Siamo alla seconda puntata  della stagione.

Oggi parleremo di Cina, Brasile  e terrorismo, temi di grande attualità.

Per commentare la nostra rassegna è qui  con noi Caroline Grasso di EuroparlTV,

e Florence Autret, corrispondente  de La Tribune a Bruxelles.

Ringrazio i nostri ospiti  per avere accettato l'invito.

Entriamo subito nel cuore  della trasmissione. Caroline.

durante il vertice internazionale  UE-Asia tenutosi a Bruxelles.

Il Primo Ministro cinese  Wen Jiabao era presente.

Ovviamente si è parlato  di commercio, diritti umani

L'UE ha chiesto alla Cina  di rivalutare la moneta cinese

che svantaggia le esportazioni europee  a favore della Cina.

Wen Jiabao si è innervosito e ha chiesto  di non fare pressioni sulla Cina.

Wen Jiabao ha chiesto  tempo e flessibilità.

Non è del tutto sicuro che Bruxelles  abbia recepito il messaggio.

Il Primo Ministro della Cina,  la cui economia è in piena crescita,

ha mostrato in una posizione  di forza a Bruxelles.

per firmare degli accordi  con il Primo Ministro George Papandreou

In cambio i greci hanno elargito alla Cina  delle concessioni su alcuni porti

tra cui il porto del Pireo,  uno dei principali porti del Mediterraneo.

Ovviamente la stampa ha commentato  l'intrusione dei cinesi in Europa.

Il Daily Telegraph ha titolato:  "La nuova via della seta in Europa."

Più ironico il sito di informazione  francese Médiapart,

che ha titolato:  "La Cina compra la Grecia."

La Cina fa avanzare le sue pedine in  Europa. Florence, vuole commentare?

Ci si potrebbe chiedere se faranno  della Grecia un cavallo di Troia.

La guerra di Troia rovesciata. Gli asiatici  che entrano nel nostro continente.

Magari quando la Cina avrà comprato  il 15% del debito greco,

siederà al Consiglio dei Ministri Ecofin  non senza problemi.

È un modo di vedere le cose. L'altro è che  tutti beneficiamo della crescita cinese.

Che lo yuan sia forte  è un problema per noi.

Ma è anche un modo per ridurre  il costo delle nostre importazioni.

Il deficit commerciale di paesi  come la Francia si aggraverebbe

se lo yuan venisse rivalutato del 10-15%  perché limiterebbe il potere di acquisto.

Vi sono delle verità da entrambi i lati,

La Cina non è la sola  a interessarsi alla Grecia.

Qualche mese fa,  nel pieno della crisi greca,

i Turchi sono arrivati ad Atene  con delle proposte commerciali

chiedendo agli amici greci  di lavorare con loro.

È da vedere se accetteranno o no.  Sabine.

La presenza turca in Grecia è benefica.

Mantenere delle relazioni commerciali  migliora la pace.

Se ciò può aiutare la Grecia a spendere  meno nell'armamento e nella difesa

destinando questi finanziamenti ai settori  sociali sarebbe piuttosto interessante.

Il vertice UE-Asia è stato segnato  da una vicenda giornalistica

che si è manifestata questa settimana.  Cosa è accaduto Florence?

Alla fine del vertice doveva avere luogo  una Conferenza stampa.

Le autorità cinesi hanno chiesto  al Consiglio dei Ministri

di vietare l'accesso  ai giornalisti cinesi indesiderati

nonostante fossero accreditati  presso le istituzioni europee.

In un primo tempo il servizio stampa  del Consiglio ha accettato.

Il giornalista cinese accreditato  è stato respinto e si è lamentato.

Le istituzioni hanno poi cambiato idea  e hanno detto di voler fare entrare tutti.

Alla fine, i cinesi che non possono  imporre i loro metodi qui a Bruxelles,

La stessa cosa era già avvenuta  in Parlamento con i russi.

Un altro tema di attualità  è l'allarme terroristico

lanciato dagli USA in Europa  ai primi di ottobre.

L'allarme ha provocato scompiglio  in Europa.

È la prima volta che gli USA  lanciano un allarme in tutta l'Europa.

Questo allarme unilaterale  ha suscitato molte reazioni nell'UE.

Per il Ministro degli Interni tedesco  Thomas de Maizière,

gli USA hanno contribuito  a disseminare il panico.

Il Belgio cerca di minimizzare l'allarme  temendo una psicosi presso i cittadini.

Inglesi e svedesi  prendono le cose sul serio.

I media hanno parlato di minaccia  reale e imminente,

mentre i governi hanno aumentato  il livello di allerta.

hanno posto il problema  della mediatizzazione della minaccia.

se la minaccia era davvero  reale, palpabile, pericolosa.

Cosa sappiamo oggi?  -Si tratta di una minaccia globale.

che si sono recati  in Afghanistan e Pakistan

Il problema è che hanno un passaporto  europeo ed è più difficile identificarli.

Gli americani hanno dovuto  dare delle spiegazioni

nell'ultimo Consiglio dei ministri  degli interni del 7 ottobre.

del dipartimento di sicurezza interna  americana che ha parlato del problema.

Per molti esperti la psicosi dell'attentato  è di per sé una vittoria per Al-Quaeda.

Anche secondo  il capo dell'intelligence francese,

tutti quei soldati che pattugliano  la zona della Tour Eifflel

-l'abbiamo visto  alla televisione e nella stampa-

costituiscono una pubblicità gratuita  e positiva per Al-Quaeda.

Malgrado tutto,  prevenire è meglio che curare?

Non sono un'esperta sulle minacce  del terrorismo in Europa.

Ma è l'eterno problema dell'autonomia  dell'Europa rispetto agli USA.

Siamo intrappolati nelle loro mani  da più di 50 anni.

E la situazione non è cambiata  con il terrorismo.

In materia di intelligence siamo  chiaramente indietro rispetto agli USA.