Attraverso la formula del candidato di punta, l'Europa ha detto addio alla tradizione dell'elezione a porte chiuse del Presidente della Commissione, mettendo il potere decisionale nelle mani dei cittadini europei.

Presidenza della Commissione europea: la scelta fra una rosa di supercandidati

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/11544878/v003-0097-it.srt

Ska Keller, Alexis Tsipras,  Guy Verhofstadt, Martin Schulz

e Jean-Claude Juncker:  questi nomi vi dicono qualcosa?

alla presidenza  della Commissione europea nel 2014

Furono nominati dai rispettivi  gruppi politici al Parlamento europeo

per rappresentarli in campagna elettorale  come "supercandidati" in tutta Europa,

dando voce ai cittadini europei  sulla scelta della figura alla guida

dell'organo esecutivo  delle istituzioni europee

attraverso il cosiddetto candidato di punta.

Prima, il Presidente  della Commissione europea

veniva designato a porte chiuse  dal Consiglio europeo,

composto dai capi di Stato e di governo  degli Stati membri europei.

Ma anche dopo la designazione,  è necessaria la conferma dall'aula.

Dopo ore di interrogatorio  al candidato proposto,

Se confermato, il nuovo Presidente  entra in carica per cinque anni.

Decide l'organizzazione  della Commissione europea,

designa i commissari,  uno per ciascuno Stato membro,

Il Presidente decide inoltre  l'agenda politica della Commissione

nei migliori interessi di tutta l'Europa.

Il Parlamento lavora  a stretto contatto con i commissari.

Si incontrano una volta a settimana  nel cosiddetto "Collegio".

Il Collegio definisce gli obiettivi strategici  e il programma annuale di lavoro,

e deve rispondere  al Parlamento europeo.

Infine il Presidente rappresenta  la Commissione agli incontri del Consiglio,

al G7 e G20,  ai vertici bilaterali con paesi terzi

e durante i principali dibattiti  al Parlamento europeo.