Gli eurodeputati vogliono norme più restrittive sul riciclaggio di rifiuti elettrici, sul recupero di materiali preziosi e sulle discariche in mare aperto.

L'attualità: non sono rifiuti, sono risorse!

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/15825551/n001-120119-001-it_mf.srt

Ogni anno gettiamo sempre più  frigoriferi, lavatrici, televisori,

oltre che computer  e telefoni cellulari superati.

La direttiva del 2003 sui rifiuti  elettrici ed elettronici non è bastata

e troppi apparecchi finiscono  ancora nelle discariche.

per evitare che i rifiuti arrivino  nei Paesi in via di sviluppo

Promuoviamo la raccolta differenziata  fra i cittadini

Non sono rifiuti, sono materie prime -  e parlo di rame, oro, argento -

preziose per la nostra industria,  che ha bisogno di risorse come queste.

Una tonnellata di rifiuti elettronici  contiene 50 volte più oro

di una tonnellata di roccia  estratta da una miniera.

Nel 2016, gli Stati UE dovranno recuperare  il 45% degli apparecchi elettrici venduti.

In tre anni la quota salirà fino al 65%,  o all'85% per i rifiuti elettronici.

Per alcuni prodotti si punta  a un recupero dell'80%,

e i grandi rivenditori dovranno provvedere  allo smaltimento degli elettrodomestici.

Questo potrebbe influire sui prezzi,  ma non per molto.

Sarà più economico  riutilizzare i materiali

anziché comprarli nuovi  da altri Paesi del mondo.

A volte non si riescono nemmeno  a reperire certi metalli o minerali rari.

Un giro di vite sulle spedizioni illegali  di rifiuti in Africa, India e Cina

dovrebbe garantire un aumento  del riciclaggio nell'UE,

incrementando il recupero  e il riutilizzo dei materiali.