Ancora troppo dipendente dall'energia proveniente dall'estero, l'Europa investe nello sviluppo delle fonti di energia rinnovabili per ridurre l'emissione di gas a effetto serra e soddisfare il proprio fabbisogno energetico.

L'Europa punta all'indipendenza energetica

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/16491588/v007-0001-it.srt

L'Unione europea  è la seconda maggiore economia al mondo,

ma produce solo  il 7% dell'energia del pianeta,

molto indietro rispetto a Cina e Stati Uniti.

L'Europa produce diversi tipi di energia:  in primis quella nucleare.

Per farlo, l'Europa possiede 132 reattori,

che forniscono  la maggior parte dell'energia europea.

L'Unione sta sviluppando la produzione  di forme di energia rinnovabili,

tra cui le biomasse,  l'energia idrica, eolica e solare.

L'Unione europea però produce  meno gas e petrolio.

L'Europa produce meno energia  rispetto a quella che consuma,

Le rinnovabili, infatti,  rappresentano il 10% del consumo totale.

L'Unione europea produce solo il 48%  del proprio fabbisogno energetico

e dipende dall'energia  fornita da altri paesi.

Nel medio periodo, l'UE punta a migliorare  la propria efficienza energetica,

per raggiungere gli obiettivi di riduzione  delle emissioni di gas a effetto serra

Per fare ciò, l'Europa dovrà ridurre  l'impiego di carbone e petrolio,

e aumentare la produzione  delle energie rinnovabili.