L'eurodeputata Giannakou festeggia un nuovo accordo riguardante i partiti politici europei che rimodella la loro forma giuridica e il loro finanziamento, aprendo la strada a un rafforzamento della democrazia.

Più trasparenza per i partiti politici europei?

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/16534307/n003-0287-itx.srt

Marietta Giannakou,  grazie di essere qui con noi.

allo statuto dei partiti politici  e delle fondazioni.

Oggi è stato raggiunto un accordo.  Ce lo illustra?

Abbiamo trovato una soluzione,  dopo i colloqui a tre,

per lo statuto giuridico dei partiti europei

Qual è la differenza tra oggi e il passato?

Perché, di fatto, per ora il presidente  di un partito politico europeo,

ad esempio il presidente del PPE, il suo  gruppo, non è niente di più e niente di meno

di un presidente di un tennis club  o di un golf club di Bruxelles.

È vero, lo statuto dei partiti politici europei,

al momento, equivale a quello  di una ONG internazionale.

ma ora con il nuovo statuto  potranno spostarsi ovunque nell'UE.

Inoltre, i partiti assumono una personalità  giuridica, è questo lo statuto.

E naturalmente, se questa normativa  non copre qualche elemento,

si ricorrerà alle leggi nazionali  in cui il partito sarà costituito.

Avere uno statuto giuridico  è molto importante,

ma questo significa anche avere accesso a  finanziamenti, come tutti i partiti del mondo.

- Che cosa cambia, di preciso?  - Innanzitutto, non chiediamo più denaro.

Non più di quanto abbiamo già: sono  10 anni che i partiti ricevono fondi dall'UE.

Di preciso non lo so,  ma il sistema non cambierà:

l'85% dei finanziamenti arriverà dall'Unione

I partiti politici, per essere rappresentati  al Parlamento Europeo,

devono avere deputati eletti  in almeno 7 paesi UE diversi

nei loro parlamenti nazionali  o al Parlamento Europeo.

Poniamo il caso che io sia un euroscettico  e rappresenti un partito euroscettico,

Ora le spiego: quando un partito si registra,

seguirà una procedura autonoma,  indipendente,

senza interferenze politiche,  infatti sarà una procedura automatica.

Occorrerà presentare  i documenti necessari.

E bisognerà avere almeno un deputato  eletto per ottenere i finanziamenti,

e si dovrà firmare un documento in cui  si dichiara di accettare i valori e i principi

dell'Unione Europea  così come stabilito dai trattati.

Una domanda importante è:  a chi spetteranno i controlli?

Sarà come prima: ci saranno i controllori

e ci sarà il resoconto  del Segretario generale del Parlamento.

Lei si dedica da moltissimo tempo  a questa relazione

e se ripensa agli ultimi anni del suo lavoro

qual è stato l'ostacolo più difficile  da superare?

Prima con la presidenza irlandese  e poi con quella lituana.

Durante la presidenza irlandese non siamo  riusciti a fare un solo passo, niente.

- Perché non volevano la normativa?  - Diversi paesi hanno posizioni diverse.

Alcuni pensano che forse questa legge  possa influire sui partiti nazionali.

In molti paesi non ci sono norme,  non ci sono leggi sui partiti.

Le nuove regole faranno in qualche modo  alzare il bilancio?

Non abbiamo mai chiesto  un budget più alto.

Abbiamo detto fin dall'inizio  che non volevamo un'agenzia,

perché sarebbe stato necessario impiegare  dei fondi e noi non volevamo altro denaro.

Resta da chiarire la differenza  tra una fondazione e un paritito

anche perché molte fondazioni potrebbero  richiedere altri finanziamenti.

In breve, quale sarà la differenza di fondo?

Le fondazioni potranno riportare fondi  per tre mesi, come i partiti.

Quindi avremo un gruppo politico al PE,  un partito fuori e una fondazione, e basta.

Marietta Giannakou,  grazie per essere stata con noi.