L'eurodpeutato Häusling definisce Malala Yousafzai un "faro per la democrazia", ma si rammarica per le lacune della riforma della PAC, mentre l'eurodeputata Ferreira chiede meno austerità e più fondi per la ripresa.

La riforma della PAC è abbastanza ampia? - I fondi per la globalizzazione sono l'unica soluzione anticrisi?

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/16440372/m004-0097-it.srt

Dopo lunghi negoziati si è trovato  un accordo per il bilancio UE fino al 2020,

Per alcuni è sufficiente, per altri no.

Subito dopo, a Strasburgo  si è votato sui vari programmi UE,

tra cui la PAC, la Politica agricola comune.

Risorse alimentari accessibili,  regioni rurali prospere e agricoltori forti:

questi gli obiettivi della riforma della PAC.

O almeno questo è ciò che si legge  nelle dichiarazioni ufficiali del Parlamento.

Il nostro ospite però ha un'opinione diversa.

Martin Häusling, buongiorno e benarrivato.

Lei fa parte del gruppo dei Verdi dal 2009

ed è un agricoltore e selvicoltore qualificato.

Oggi parleremo chiaramente  della Politica agricola comune

e di quello che è successo in settimana  a Strasburgo,

ma prima la nostra intervista lampo di un  minuto a cui può rispondere solo "sì" o "no".

Finalmente l'UE ha approvato  il bilancio per i prossimi 7 anni.

- È la risposta sbagliata alla crisi?  - Decisamente.

La nuova politica agricola  dovrebbe essere più ecosostenibile.

- I Verdi condividono questa affermazione?  - Non del tutto.

- Diventerà più sostenibile, alla fine?  - Non abbastanza.

Ogni anno, in Germania chiudono 10.000  aziende agricole. Finirà questa tendenza?

Con le giuste misure politiche  possiamo rallentarla.

Nei prossimi 7 anni si spenderanno  svariati miliardi per l'agricoltura.

Ne voleva di più?  E quanti saranno di preciso?

Nel 2014 ci saranno le elezioni.  Si ricandiderà?

Spero che l'opinione pubblica si mobiliti  affinché non finisca sulle nostre tavole.

Magari torniamo dopo su questo punto.  Ho un'ultima domanda.

Per i Verdi, gli USA devono dare ancora  molte risposte sul tema dello spionaggio.

Al contempo, però, i negoziati sull'accordo  di libero scambio con gli USA procedono.

soprattutto perché l'intera trattativa  è poco trasparente e poco democratica.

E questo è un aspetto che noi,  come parlamento, non possiamo accettare.

Non c'è alcun mandato di negoziazione,  la società civile non è coinvolta,

Questo è già motivo sufficiente  per bocciare l'accordo,

che, dopo tutto, ha un'importanza storica.

Noi deputati dovremmo avere voce  in capitolo fin dall'inizio delle trattative.

Prima di continuare, diamo un rapido  sguardo alle notizie della settimana

con il servizio della collega Lavinia Hoyos.

Martedì gli eurodeputati hanno approvato  il tetto di spesa

per le politiche UE dal 2014 al 2020,  fissandolo a 960 miliardi di euro.

Nel 2016 è prevista  una revisione intermedia.

Mercoledì sono state approvate  le relazioni sulla riforma della PAC.

Le nuove misure potrebbero ridurre  i sussidi alle grandi aziende,

aiutare i giovani e i piccoli agricoltori,

nonché sostenere forme ecosostenibili  di agricoltura.

Mercoledì i deputati hanno approvato  regole comuni

per usare in modo più efficiente  i fondi della politica regionale UE.

Tra queste la cosiddetta  "specializzazione intelligente",

una collaborazione tra regioni più avanzate  e meno sviluppate.

Mercoledì Malala Yousafzai ha ricevuto  il premio Sacharov per la libertà di pensiero

per la sua lotta per il diritto  all'istruzione delle donne.

Malala vive in Inghilterra da quando  è stata ferita mentre andava a scuola.

Ogni anno, il Parlamento Europeo  assegna il premio

a persone che si battono contro  l'intolleranza, il fanatismo e l'oppressione.

Ha votato per lei  o ha dato a qualcun altro la sua preferenza?

Lei come vede questo premio,  che è stato assegnato per la 25esima volta?

Io ho votato a favore, tutto il gruppo  dei Verdi ha votato per Malala,

perché a mio avviso,  come singolo individuo,

questa ragazzina è un faro della democrazia  e della resistenza all'oppressione.

E se analizziamo la storia  del premio Sacharov,

vediamo che è stato sempre assegnato  per enfatizzare il rispetto dei diritti umani

e sostenere le persone e le organizzazioni  che si battono per tali diritti.

Perciò sono felice che abbia vinto Malala.

Questa è stata la settimana della plenaria  a Strasburgo.

Finalmente, verso fine anno,  si muove qualcosa.

Sembra quasi che si sia aspettata la fine  delle elezioni tedesche prima di agire.

Cominciamo dal bilancio:  saranno stanziati 960 miliardi.

Dipende dagli ambiti  in cui saranno spesi i fondi.

Se pensiamo all'agricoltura, si spenderà  molto per programmi conservatori

che non stimoleranno alcun cambiamento  sostanziale, tanto meno l'occupazione.

E questo schema si ripete  in molti altri ambiti.

Non si è investito abbastanza in progetti  innovativi, che guardano al futuro.

Tutta la struttura del bilancio  è più conservatrice di quanto dovrebbe.

Oltre un terzo del bilancio  andrà alla politica agricola.

Lei cosa ne pensa?  Come saranno distribuiti i fondi?

Si dice che ora la PAC sarà più sostenibile  e più equa per gli agricoltori. È vero?

La proposta fatta dalla Commissione  due anni fa andava nella giusta direzione.

I cittadini capiscono quando si parla  di fondi pubblici per servizi pubblici.

Ma la questione è: quali servizi  devono offrire gli agricoltori?