Martin Schulz, presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici, intervistato da Patrick Delfosse parla dell'Egitto dopo Mubarak.

Intervista: l'Egitto dopo la rivoluzione

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/15444959/N003-0107-ITa.srt

On. Schulz, prima Ben Ali, poi Mubarak.  Molti dicono che l'UE non se n'è accorta.

Concordo con coloro che hanno detto  che era impossibile prevederlo.

È difficile dire dove ci siamo sbagliati.

Abbiamo senza dubbio tollerato  eccessivamente lo sfruttamento

e le torture autocratiche di questi paesi.

Ma Mubarak era anche visto come  un mediatore di pace nel Medio Oriente.

Tali sono gli equilibri  della diplomazia internazionale.

L'UE ha fiducia nei cambiamenti  che stanno avvenendo in Egitto?

L'Egitto rappresenta un'opportunità unica

poiché i rivoltosi non vogliono  un regime teocratico.

un sistema parlamentare,  uno stato di diritto

Dobbiamo sostenere questi cambiamenti  con tutti i mezzi di cui disponiamo,

con finanziamenti,  personale umano e supporto...

...non a livello militare. Dobbiamo vegliare  sulla riuscita della transizione.

Dobbiamo sostenere  la società civile egiziana.

E Mubarak? Come deve affrontare  la questione di Mubarak l'UE?

che, secondo le mie informazioni,  ha bisogno di cure mediche

Ma ciò non gli impedirà di affrontare  un processo come ogni altro cittadino.

Se sarà dimostrato che aveva accumulato  ricchezze illegittime,

i suoi beni dovranno essere confiscati  e restituiti agli egiziani.

Allo stesso modo, se dovesse risultare  colpevole di crimini gravi,

Se da un lato Mubarak deve godere della  protezione cui ha diritto ogni individuo,

dall'altro deve essere trattato come tutte  le persone che hanno abusato del potere.

Sarà innocente fino a prova contraria,  ma questo riguarda gli egiziani.

Edward McMillan-Scott ha parlato  di un piano Marshall per l'Egitto.

L'Europa non si può permettere  di pensare al denaro.

Le conseguenze di una risposta europea  inadeguata e tardiva

costerebbero più  di un investimento tempestivo.

L'Unione per il Mediterraneo  era una buona idea,

ma purtroppo la riunione del 2008  voluta da Sarkozy non ha portato frutti.

Occorre sviluppare un'area di libero  commercio, circolazione e cultura

che unisca l'Europa del sud  e l'Africa settentrionale.

Ha in programma un viaggio in Egitto.  Cosa si aspetta?

È importante dialogare con coloro  che detengono il potere, cioè i militari.

Dobbiamo garantire  che mantengano le loro promesse.

Allo stesso tempo,  dobbiamo sostenere la società civile,

definita come i rivoluzionari di Internet.

Le persone che hanno organizzato  su Facebook una rete sociale

devono essere protette e dobbiamo  capire che tipo di supporto vogliono avere.

Ma occorre anche dialogare  con i fratelli musulmani

che sembrano disposti ad accettare  i principi democratici.

Nel suo appello Jerzy Buzek ha invitato  Bouteflika alla moderazione.

Ha l'impressione  che l'UE voglia partecipare

Buzek ha ragione,  Bouteflika deve mantenere la calma.

Tuttavia, la situazione in Algeria è diversa.

Dopo una lunga e sanguinosa  guerra civile,

gli algerini hanno reagito in modo molto  diverso dai tunisini e dagli egiziani.

L'Europa deve imparare a non fare  di tutta l'erba un fascio con questi paesi.

ma le condizioni variano  da paese a paese.