Il Parlamento chiede controlli più severi sulle esportazioni dei "beni a duplice uso”, in particolare le tecnologie ad uso civile che potrebbero essere impiegate dai regimi autoritari per spiare i cittadini.

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Il Parlamento chiede controlli più severi sulle esportazioni della tecnologia dei software spia

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/19720521/N01-PUB-180116-DUAL-IT.srt

Nel 2011, Abdul Ghani al-Khanjar fu condannato in Bahrain a 15 anni di carcere

per aver partecipato a varie proteste durante la Primavera araba. 

Al momento dell'arresto, rimase sconvolto nello scoprire che i fascicoli della polizia contenevano tutti i suoi SMS.

La violazione informatica del suo telefono privato era avvenuta grazie a una tecnologia di monitoraggio 

venduta al governo del Bahrain da una società europea.

Sono molti gli esempi in cui la tecnologia europea 

è stata utilizzata per arrestare, torturare e perfino uccidere delle persone, 

per esempio, in Iran, Egitto, Bahrain, Etiopia e Marocco, 

Il PE ritiene che l'Europa non debba aiutare le dittature a spiare i cittadini 

che facilitano l'hackeraggio dei computer o l'intercettazione dei cellulari. 

Propone di inserire queste tecnologie di sorveglianza nelle liste europee 

dei cosiddetti "prodotti a duplice uso", soggetti a norme di controllo delle esportazioni. ##@#

Non vogliamo esportare prodotti perché siano usati per la violazione dei diritti umani. 

Ne va della nostra filosofia di realizzare una politica basata sui valori e delle stesse esportazioni, naturalmente.

La lista europea delle tecnologie "a duplice uso" ha anche lo scopo di controllare ogni prodotto realizzato 

per uso civile che potrebbe facilitare la creazione di armi di distruzione di massa 

o la pianificazione di attentati terroristici. 

Prodotti che vanno dai reattori nucleari ad alcune sostanze chimiche sensibili.