In occasione dell'anniversario degli attentati sui treni di Madrid, una sopravvissuta racconta i suoi dolorosi ricordi. I leader europei e gli esperti in materia giuridica parlano della migliore risposta ai recenti attentati a Parigi.

Da Madrid a Parigi: l'evoluzione della minaccia del terrorismo

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/20218377/m006-0005-itx.srt

Tutti i giorni ripenso alle vittime -  erano tutti passeggeri come me.

Sono stata molto fortunata  a essere sopravvissuta.

È terribile vedere qualcuno morire  senza poter fare niente.

Araceli ha vissuto di persona  gli attentati di Madrid.

L'11 marzo 2004,  in pieno orario di punta,

Il bilancio è terribile:  191 morti e oltre 1.400 feriti.

Dopo molti anni il ricordo è ancora vivo.  È impossibile dimenticare.

È molto doloroso leggere  tutti questi nomi alle mie spalle.

Quel giorno non conoscevo  nessuna delle vittime,

ma da allora, nell'Associazione,  ho incontrato i loro familiari,

Molti di loro erano molto giovani,  e fa male pensare che non ci siano più.

In seguito agli attentati,  la risposta dell'UE non si è fatta attendere:

mandati di arresto europei,  raccolta dei dati,

maggiore sicurezza aeroportuale  e cooperazione giudiziaria.

Ma nel 2015, questo arsenale legislativo  è ancora sufficiente?

Le nostre ricerche mostrano  un'evoluzione del terrorismo della Jihad.

È una forma di terrorismo "metamorfico"

perché si adatta alle nuove circostanze

internazionali, geopolitiche  e nazionali, in ogni paese.

Dolores Delgado è pubblico ministero,  impegnata nella lotta alla Jihad in Spagna.

Il terrorismo della Jihad è rapido:  l'indottrinamento,

il reclutamento di affiliati,  la formazione,

e - come abbiamo visto -  anche gli attentati stessi.

Bastano uno o due individui a causare  una distruzione di grandi proporzioni

con una struttura di base minima  e pochi fondi.

Si contano 3.000-5.000 cittadini europei

partiti per unirsi alla lotta  in Siria e Iraq dal 2011.

Internet e i social network  svolgono un ruolo cruciale

nel reclutamento dei sostenitori della Jihad.

Possiamo unire di più le nostre risorse  per sorvegliare la rete.

Dobbiamo contrastare  i messaggi mortificanti

di Daesh e Al Quaeda  con gli stessi mezzi.

Sono molto competenti. Il braccio armato  di Daesh è a livelli hollywoodiani.

della decapitazione  di circa 20 piloti dell'esercito siriano

hanno impiegato oltre 6 ore per catturare  l'angolazione e la luce migliori.

È sicuramente ignobile,  ma molto efficace.

Per questo ex ministro della Giustizia  spagnolo, ora eurodeputato,

è necessaria una nuova regolamentazione  europea per fermare il reclutamento online.

Il Parlamento deve produrre  misure legislative antiterrorismo.

Il Parlamento deve  penalizzare a livello europeo

la propaganda dell'odio,  l'incitamento alla violenza,

l'esaltazione e la glorificazione  del terrorismo e la derisione delle vittime.

Il Parlamento deve legiferare sulle modalità  di interazione con i giganti della rete -

Google, Facebook, i grandi social network.

Un altro problema è identificare chi parte  per unirsi alla Jihad e poi fa ritorno.

Dal Belgio oltre 400 persone  sono partite per combattere.

Frédéric Van Leeuw  cerca di identificarle.

È un pubblico ministero che si occupa  dei casi di antiterrorismo in Belgio.

Il problema è che molti partono  verso le zone controllate dai Jihadisti

a nostra insaputa. Non ce ne accorgiamo.

Solo dopo aver fatto ritorno,  quando diventano potenziali pericoli,

ci rendiamo conto che sono stati in Siria  o in altre zone pericolose.

Gli attentati di Parigi hanno mostrato  all'Europa che la minaccia è reale.

Gli Stati membri hanno risposto  auspicando maggiore cooperazione nell'UE.

Sul fronte della polizia:  Interpol, Europol e i corpi nazionali di polizia

collaborano con estrema agilità  e in modo molto coerente.

Dobbiamo migliorare  la cooperazione sul fronte giuridico.

Non ci si può limitare alla sfera burocratica.

Gli strumenti burocratici di cooperazione  non funzionano,

creano solo un mucchio di scartoffie,  burocrazia e relazioni.

Per l'identificazione dei terroristi si possono  raccogliere i dati dei passeggeri aerei.

Si studia anche una riforma  degli Accordi di Schengen.

Gérard Deprez è un eurodeputato  che si occupa da vicino della questione.

I cittadini di paesi terzi  in entrata o in uscita dall'area di Schengen

e in alcuni casi la connessione  di questa identificazione

con il sistema di informazioni di Schengen  permette di intervenire

tramite il semplice controllo dei bagagli  o l'adozione di misure ulteriori.

Ma al momento non è previsto un controllo  sui cittadini europei in entrata o uscita.

È l'altro punto su cui stiamo discutendo.

Per Araceli, gli attentati di Parigi  hanno risvegliato brutti ricordi.

È difficile voltare pagina  per le vittime degli attacchi terroristici.

Una tragedia di queste dimensioni  ti sconvolge la vita.

All'inizio non capisci perché sia successo  tutto ciò - perché così tante vittime.

Poi subentra il senso di colpa  per essere sopravvissuto.

Ti cambia la vita.  Ti rende più forte.

Rimane la convinzione  di dover continuare a lottare

perché sei sopravvissuto,  mentre molti non sono più qui.

Ti rende più umano: nasce il desiderio  di lottare per la pace e i diritti umani.