Mentre Mosca inserisce alcuni eurodeputati in una lista nera, il Parlamento chiede misure contro la propaganda russa e la sua interferenza nelle democrazie europee.

Nuove critiche alla Russia per l'Ucraina

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/12060108/n005-150610-002-it.srt

Il conflitto ucraino,  caratterizzato da scontri sporadici a est,

è stato al centro della plenaria del PE.

Questo dopo che Mosca ha annunciato  un divieto di ingresso a 19 eurodeputati.

Questa non è solo una mancanza di rispetto  verso il PE, ma verso tutta l'UE.

Approvata una risoluzione che chiede  un'UE unita di fronte alle aggressioni russe

e invoca misure  contro la propaganda del Cremlino.

È giusto che la Russia  sia stata esclusa dal G7,

perché i politici e i cittadini devono capire

che chi viola le regole internazionali  non può contribuire a crearle.

L'estrema destra  ha espresso sostegno a Mosca,

ma più gruppi auspicano  un riavvicinamento, a tempo debito.

Ma fino ad allora le sanzioni restano,  come afferma l'autore della risoluzione.

Dall'Ucraina ci informano  che circolano ancora armi,

il confine non è controllato,  gli accordi di Minsk vengono violati.

Ora bisogna capire  se l'Europa terrà il punto

e lo si vedrà durante il vertice  dei capi di stato UE di giugno,

prima dell'incontro previsto  per discutere delle sanzioni.