Gli automobilisti indisciplinati che commettono infrazioni del codice della strada all'estero presto si troveranno recapitata in patria la multa da pagare, grazie a un nuovo sistema europeo di scambio delle informazioni.

Focus: infrazioni del codice della strada - multe senza frontiere?

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/15510814/M001-0057-ITa.srt

Presto una multa presa in un paese  europeo vi sarà recapitata a casa.

È lo scopo di una nuova direttiva sulla  sicurezza stradale per salvare molte vite.

Infatti anche se i conducenti stranieri  rappresentano solo il 5%,

producono da soli il 15% di tutte le multe  per eccesso di velocità

con tutti i pericoli che questo comporta  per la sicurezza stradale.

Hugues Wajnsztok ci racconta  come funzionerà la nuova direttiva.

Stiamo qui fino alle meno venti,  meno un quarto, OK?

gli automobilisti stranieri rappresentano  il 5% del traffico sulle strade europee,

È la situazione sul confine franco-belga

e la polizia belga adotta misure  per cogliere i colpevoli sul fatto.

Durante i controlli sulle strade  che collegano Francia e Belgio,

su 20 infrazioni commesse  sulla velocità di marcia

10-12 sono commesse  da automobilisti francesi.

Sembra che siano convinti di farla franca  dato che si trovano all'estero.

Una sensazione diffusa e fondata  dato che molte infrazioni

registrate dagli autovelox  rimangono impunite.

chi ha commesso le infrazioni  una volta tornato in patria.

mancanza di credibilità  e misure discriminatorie

che permettono di perseguire  e multare solo chi vive in Belgio,

mentre si perdono le tracce  degli automobilisti stranieri

che infrangono i limiti di velocità,  un ambito molto delicato.

Porre fine all'impunità di chi commette  infrazioni all'estero è lo scopo della legge

adottata dai ministri dei Trasporti europei.

L'obiettivo è aumentare  la sicurezza stradale

e garantire lo stesso trattamento a tutti,  indipendentemente dalla residenza.

Le forze di polizia potranno avvalersi  di una rete di scambio elettronica

per identificare e multare chi commette  infrazioni in un altro stato europeo.

Gli automobilisti indisciplinati riceveranno  la multa per posta nella loro lingua.

Le infrazioni contemplate sono sette:  eccesso di velocità, cinture di sicurezza,

mancato rispetto del semaforo rosso,  guida in stato di ebbrezza,

casco, circolazione su strade con divieto

Le sanzioni all'interno dell'UE  non saranno armonizzate

e varrà la legge del paese  in cui viene commessa l'infrazione.

In caso di mancato pagamento,  un accordo preventivo tra gli Stati

stabilisce che le sanzioni possono  essere imposte dal paese di residenza.

Bisognerebbe essere più ambiziosi  affinché chi non paga...

ad esempio un francese commette  un'infrazione in Belgio,

Lo Stato francese dovrebbe perseguirlo  per l'infrazione commessa in Belgio.

Sarebbe la situazione ideale  per polizia, magistrati, giudici.

In Parlamento si discute  sul testo della direttiva:

le vittime sulle strade europee  nel 2009 sono state 35.000.

Entro il 2020 la Commissione  vuole dimezzare queste tragiche cifre.

Per parlare di come mettere fine  all'impunità sulle nostre strade,

ci sono con me oggi  l'On. Hella Ranner, del PPE,

il Commissario Koen Ricour,  del network europeo delle polizie stradali,

e Jacques Duhayon, della Federazione  europea delle vittime della strada.

Lei ha vissuto in prima persona  il dramma degli incidenti stradali.

La mia famiglia  non è stata direttamente colpita,

ma trent'anni fa abbiamo perso  un nipotina di due anni e mezzo

uccisa in strada non lontano  dal confine con la Francia.

Da un automobilista belga?  -Una signora francese,

una donna molto per bene che aveva  appena preso la patente all'età di 60 anni.

per punire le infrazioni stradali  commesse all'estero.

È una grande novità,  visto che finora non esisteva nulla.

possano condividere  le informazioni per le infrazioni gravi.

Uno scambio di informazioni dunque.  -Sì, tra le polizie.

Una collaborazione  tra le forze di polizia dei vari paesi.

Koen Ricour,  è una direttiva per voi, per la polizia.

Faciliterà il nostro lavoro. È una direttiva  per le persone, per salvare vite umane,

non per prendere multe  e recuperare fondi.

E rimpinguare le casse della polizia?  - È per salvare vite umane.

È un primo passo  e vi sono dei problemi.

Vengo da una regione austriaca  di transito.

Ci sono molti automobilisti  che non rispettano le leggi

e spariscono  poiché non riusciamo a raggiungerli.

Può dirci se questa direttiva  riuscirà ad essere incisiva?

Sicuramente sarà efficace  rispetto alla situazione attuale.

Attualmente vi sono paesi  che scambiano correntemente tali dati.

scambia dati con 13 paesi,  ma non con tutti gli altri.

La direttiva lo renderà possibile.  -Si basa su accordi bilaterali?

che sulla "cortesia" tra forze di polizia.

Le procedure  sono molto lunghe e pesanti.

La direttiva servirà a velocizzare  il processo.

Riusciremo a salvare vite umane  e disporremo di più forze di polizia

per garantire il rispetto  della sicurezza stradale.

Qual è il valore aggiunto  di questa normativa?

Gli automobilisti  dovranno essere consapevoli dei rischi.

Ad esempio i francesi rispettano molto  il codice stradale in Francia.

Si resta sorpresi  dalla loro educazione stradale.