Migliaia di migranti tentano di entrare in Europa. EuroparlTV indaga sulla situazione sul posto, in Croazia e Ungheria.

L'Europa cerca risposte alla crisi migratoria

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/20500163/m006-0018-itx.srt

Il Parlamento europeo chiede  agli Stati membri maggiore solidarietà.

Gli eurodeputati appoggiano il piano  di distribuzione di 120.000 richiedenti asilo

soprattutto da Italia e Grecia  negli altri Stati membri europei.

EuroparlTV si è recata in Ungheria  e Croazia sul percorso dei migranti.

Beli Manastir, piccolo paesino croato  a 5 km dal confine ungherese

è diventato nell'arco di poche ore  un punto di raccolta di migliaia di migranti

bloccati sulla via verso l'Europa occidentale  dalla chiusura del confine serbo-ungherese.

Le condizioni di accoglienza sono minime.

Lungo il percorso principale, Ahmed  si è fermato con la famiglia a un benzinaio.

Dallo scoppio della guerra  non è più possibile vivere in Siria.

Come vedete,  donne e bambini dormono per la strada.

Tutti, tutti i governi,  dovrebbero guardarsi dentro.

Sono donne e bambini -  bambini come i vostri.

Devo andare in Svezia.  C'è là la mia famiglia.

I genitori di mia moglie sono là  con la famiglia.

Le autorità locali hanno difficoltà  a gestire l'afflusso di profughi.

Sono state montate strutture di accoglienza,  ma presto saranno sovraffollate.

In quattro giorni in Croazia  sono arrivati oltre 20.000 migranti -

Non c'era elettricità, niente acqua o servizi.  Abbiamo ricostruito tutto. Tende...

Il loro obiettivo  è attraversare il confine croato-sloveno.

Non vogliono fermarsi qui.  Vogliono proseguire

e continuare il viaggio  verso l'Europa occidentale.

Quando siete tutti su, il treno potrà partire.

Vogliono proseguire verso occidente  ad ogni costo.

La stazione di Beli Manastir  è stata presa d'assalto

nel tentativo di prendere un treno  per la capitale croata, Zagabria.

I treni sono pieni. I passeggeri  sono sfiniti da settimane di viaggio.

La maggior parte viene  da Iraq, Siria e Afghanistan.

Dopodiché speriamo di riuscire  ad andare in Slovenia.

Dopo la Slovenia dove volete andare?  -A Vienna, e poi in Germania.

A volte mi sento morire  durante questo viaggio.

Dilagano disorganizzazione  e mancanza di coordinamento.

Dopo ore di attesa, alcuni profughi  salgono su degli autobus

La Croazia ha raggiunto  il punto di saturazione e preme su Budapest

affinché permetta ai profughi  di attraversare il paese verso l'Austria.

Alla frontiera i migranti  sono trasferiti su autobus ungheresi.

Il passaggio dei migranti  fra gli Stati europei continua.

Dall'estate è aumentata enormemente  la pressione dei migranti nei Balcani

e l'Ungheria ha eretto una barriera  di oltre 175 km lungo il confine serbo,

minacciando di fare lo stesso  sul fronte rumeno e croato.

È un diritto fondamentale di ogni stato

determinare chi entra e chi esce dal paese.

Schengen è favoloso  perché porta tutto a un livello superiore.

Ma per quanto riguarda l'Unione europea,

gli Stati aderenti a Schengen  sono soggetti a dei vincoli,

L'Ungheria manda  un messaggio ai migranti:

chi vuole entrare, deve farlo  attraverso i punti di entrata ufficiali.

Per il Primo Ministro ungherese,  Viktor Orbán, il messaggio è chiaro.

Dare l'impressione  che possa entrare chiunque

perché siamo pronti ad accogliere tutti,

sarebbe una sconfitta morale  perché in realtà non è così.

Quindi è più morale e umano  dire chiaramente: "Non venite".

Perché vengono in Europa dalla Turchia?  La Turchia è un paese sicuro.

Devono rimanere là. Venire qui è rischioso.

La soluzione alla crisi dei migranti  arriverà dall'Unione europea?

I 28 Stati membri hanno deciso  di ripartirsi 120.000 migranti,

contro la volontà di Ungheria, Slovacchia,  Romania e Repubblica Ceca.

L'UE stanzierà 1 miliardo di euro per aiutare  le agenzie ONU nella gestione dei migranti.

Ma questa risposta sembra debole  di fronte alla più grande crisi migratoria

che ha vissuto l'Europa  dalla Seconda Guerra Mondiale.