Seguite su EuroparlTV le reazioni a caldo degli elettori britannici e olandesi subito dopo le elezioni che determineranno il futuro dell'Europa.

Elezioni al via nel Regno Unito e nei Paesi Bassi

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Sono iniziate giovedì  nella campagna inglese,

le prime votazioni  delle elezioni europee 2014,

nel cuore di un Paese  in cui immigrazione ed euroscetticismo

sono stati al centro del dibattito  e delle preoccupazioni di tanti elettori.

Non mi piace come agiscono,  dovremmo governarci da soli.

Vorrei che avessimo più controllo  sulle nostre frontiere.

E più controllo sulle nostre leggi, per  decidere noi come vivere, non l'Europa.

Secondo i sondaggi, la maggioranza  dei britannici vuole restare nell'UE.

Ora andiamo nella città più grande  dell'Inghilterra del nord, Manchester,

dove l'afflusso alle urne è stato basso  e l'elettorato più diviso,

come si deduce da una percentuale  dei votanti stimata al 36 percento.

L'Europa è piuttosto lontana,  e penso che tanta gente

non si renda conto di quanta influenza  l'Europa esercita su di loro,

Io voterò per lo UKIP.  Non ho niente contro gli stranieri,

In realtà, la maggior parte  di chi arriva in Gran Bretagna

quindi è un mito che viene sfruttato  da partiti come lo UKIP.

Si è votato lo stesso giorno  anche nei Paesi Bassi.

Nel Regno Unito si sono tenute  anche le elezioni amministrative

e l'attenzione è puntata  su questa persona, Nigel Farage,

leader del partito anti UE,  lo United Kingdom Independence Party.

È anche deputato al Parlamento  europeo e copresidente

del Gruppo Europa  della Libertà e della Democrazia.

Nigel Farage promette di cambiare  la politica britannica ed europea.

Non sapremo se,  o in che modo, riuscirà a farlo

finché i risultati ufficiali  delle elezioni dei 28 Stati membri

per i 751 seggi non saranno annunciati  nella serata di domenica a Bruxelles.