In un'edizione speciale di Agorà, EuroparlTV esplora le possibili soluzioni alla piaga della disoccupazione giovanile in Europa. I giovani di oggi possono trovare lavoro o si tratta davvero di una generazione perduta?

Agorà: Disoccupazione giovanile - una generazione perduta?

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/16364330/d001-0036-it.srt

Benvenuti  a questa edizione speciale di Agorà.

Un programma interamente in spagnolo  su EuroparlTV in collaborazione con TVE.

Un giovane su 4.  Tenete presente questo dato.

In Europa, circa il 25% dei giovani  sotto i 25 anni è disoccupato.

La situazione è ancora più tetra  in Spagna, esatto, Carmen?

Purtroppo sì. In Spagna  il problema è ancora più grave.

Il 50% dei giovani spagnoli è disoccupato.

A fine giugno, gli Stati membri  hanno approvato il bilancio per il 2014-2020

È stato introdotto un fondo speciale  di 8 miliardi per creare posti di lavoro -

2 miliardi in più  della proposta iniziale della Commissione.

ma sarà sufficiente per uscire in fretta  dalla spirale della disoccupazione?

Ne discutiamo con cinque eurodeputati  e un giornalista.

Verónica Lope Fontagné,  eurodeputata del PPE. Buongiorno.

vicepresidente della commissione  Occupazione e Affari sociali.

Grazie di essere qui.  -Grazie dell'invito.

eurodeputata tedesca dei Liberali.  Benvenuta.

Andrés Perelló.  Benvenuto, grazie di essere qui.

Willy Meyer, grazie di essere qui.  -Grazie.

E Alberto D'Argenzio,  dell'agenzia di stampa ANSA. Benvenuto.

Iniziamo a parlare  di una recente iniziativa del Consiglio

Lo scopo è garantire ai giovani under 25,  disoccupati per più di 4 mesi,

Detto così sembra magnifico,  ma come si concretizza? Sarà difficile?

Vedremo presto i primi risultati?  On. Zuber?

Il denaro destinato al fondo  non è sufficiente.

Il tasso di perdita di posti di lavoro  è superiore alle opportunità create.

Al posto di introdurre nuovi programmi,  per quanto importanti,

bisogna fermare subito  le misure di austerità.

Non possiamo portare avanti l'austerità.

Provoca la perdita  di posti di lavoro ogni giorno.

Nel mio paese si conta una perdita  di 600 posti di lavoro ogni giorno.

Nessun programma  può compensare tale perdita

perché non crea  600 nuovi posti di lavoro ogni giorno.

bisogna fermare la spirale di recessione

che crea una disoccupazione  così elevata in ogni paese.

È d'accordo? È solo una maschera  ai problemi e servono altre opzioni

come la creazione reale di posti di lavoro?

Senza dubbio i fondi non sono  mai abbastanza. Ma è un buon inizio.

Sono convinta che la situazione,  gradualmente, migliorerà.

Questo mese in Spagna  sono stati creati 127.000 posti di lavoro,

Lasciando da parte i lavori stagionali,  la politica inizia a dare i suoi frutti.

è importante  che i giovani abbiano la possibilità

di lavorare o avere accesso a un'impresa  disposta ad accoglierli come tirocinanti

affinché possano  apprendere il lavoro sul posto

Ha detto che lentamente usciamo  dalla spirale della disoccupazione,

ma si parla  di una "generazione perduta", sacrificata.

Non sono necessarie altre misure,  più immediate, oltre a quelle finanziarie,

Non si tratta solo di una questione  di denaro, ma di collaborazione

Vengo dalla Bassa Sassonia,  nel Nord della Germania.

Non ci sono abbastanza giovani  da inserire come tirocinanti nelle imprese.

Per questo la mia regione sta cooperando

con altre regioni della Spagna,  come la Murcia.

I giovani avranno la possibilità  di andare in Germania, imparare il tedesco,

per poi decidere se rimanere  o proseguire la formazione.

È un piccolo aiuto, ma offre  un'ottima opportunità ai giovani,

che in seguito possono tornare in Spagna  e magari avviare un'attività in proprio.

L'iniziativa è promossa dalle piccole imprese  della regione ed è molto positiva.

Non basta il denaro,  servono iniziative e cooperazione.

Il problema però è l'enorme differenza  fra i sistemi di lavoro nei vari paesi.

Il quadro in Portogallo non ha nulla  a che fare con quello in Germania.

Ci sono aspetti economici,  ma anche aspetti legati al mondo del lavoro.

Cosa dovrebbe cambiare  nelle modalità di assunzione

e di licenziamento in Spagna  e nei paesi più colpiti da questo problema?

Innanzitutto non possiamo dimenticare  il quadro di base europeo.

Il problema dell'UE  è molto più grande di quanto sembra.

Dobbiamo decidere se essere una vera  unione o un insieme di Stati e governi.

Ultimamente sembriamo percorrere  la seconda via, verso la rovina.

L'FMI e la BCE  hanno accettato e riconosciuto

il fallimento delle misure di austerità

che hanno causato più disoccupazione  a livello globale, soprattutto nel sud.

Ma pretendiamo di porvi rimedio con misure  tampone, non per forza sbagliate,

ma insufficienti  e più propagandistiche che efficaci.

Vanno di pari passo ai tagli al bilancio.

Finché i governi manterranno  questa ossessione per il rigore,

le misure a livello nazionale  saranno irrilevanti, soprattutto nel sud.

Assunzioni e licenziamenti lampo  non creano occupazione - anzi il contrario.

Alcune imprese prendono la crisi  come pretesto per licenziare a piacere.