Il Parlamento Europeo e i parlamenti nazionali cercano soluzioni per affrontare il tasso di disoccupazione del 15% tra i giovani sotto i 30 anni.

Affrontare insieme la disoccupazione giovanile

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/16202124/n001-130129-001-it.srt

In cerca di lavoro, e in buona compagnia.

Alla fine dell'anno scorso,  7,5 milioni di persone fra i 15 e i 24 anni

erano senza lavoro e percorsi di studio.

Con le persone sotto i 30 anni  la stima sale a 14 milioni,

ossia il 15% dei giovani dell'UE,  compresi quelli con lauree scientifiche.

Ho amici che vivono negli USA,  in Cina, in Africa, in Sudamerica...

Ho tanti amici sparsi per il mondo,  che trovano altrove la possibilità di lavorare,

ma ne conosco tanti che non sanno  le lingue e non sono mai stati all'estero.

E questo è stato in parte  il tema di questo incontro:

Deputati europei e nazionali  hanno discusso la necessità

di affrontare il problema della "generazione  perduta": senza lavoro non c'è speranza.

Penso che sia una delle emergenze  più sottovalutate in Europa:

la disoccupazione giovanile  e il rischio di esclusione.

Potremmo perdere un'intera generazione  in Paesi come la Spagna e la Grecia.

Il costo economico e sociale  di una simile perdita è astronomico.

Il costo economico è stato stimato  dalla Fondazione di Dublino

nell'ordine di 150 miliardi di euro all'anno.

Per organismi come il Forum europeo  della gioventù si tratta di un'emergenza.

Chiedono che i ragazzi apprendano  un mestiere con tirocini di alta qualità.

I politici si stanno muovendo,  ma ormai la situazione è già molto grave.

C'è voluta una situazione d'emergenza  perché ci si decidesse a intervenire,

quanto meno a livello retorico,  a livello di politica.

I politici lo sanno:  gestire la disoccupazione costerà molto,

quattro mesi di lavoro, di corso  o di tirocinio per i giovani senza lavoro -

dipende dall'approvazione  del prossimo bilancio UE.

A volte gli Stati mettono  in secondo piano i giovani e l'istruzione,

soprattutto nei negoziati  sul quadro finanziario pluriennale,

e devono prendere sul serio il problema,  creando posti di lavoro per i giovani.

Il problema è vasto  e non sarà risolto a breve.

Intanto, i giovani europei continuano  a scorrere gli annunci di lavoro.