Mentre aumenta ogni giorno la minaccia di un'epidemia degli alberi di ulivo in Europa, EuroparlTV è andata in Puglia a esaminare le radici del problema.

Xylella fastidiosa: il nemico numero uno degli alberi di ulivo in Italia?

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/12088724/m006-0015-itx.srt

Sono un batterio.  Attacco le viti, gli ulivi e gli agrumi.

In America ho già fatto strage di viti e kiwi.

Mi sposto da una pianta all'altra  attraverso dei vettori come la sputacchina.

Questa piccola cicala,  da sempre esistita nel Mediterraneo,

è diventata adesso la mia vittima preferita.

Ma sono davvero io da sola  la causa del disseccamento degli ulivi?

Questi sono tutti alberi segnati con le X.  Gli alberi che dovevano essere eradicati.

Eliana Fanelli è un'insegnante di Oria.

Da qualche mese ha sposato la causa  dei difensori degli alberi di ulivo.

Occupa i terreni, sale sugli alberi  per evitare che vengano estirpati.

Dal 2013 è stata trovata la Xylella  negli ulivi del Salento, in Puglia.

In due anni, 90.000 ettari di terreno  sono stati attaccati.

chiudendo i suoi vasi linfatici  e cominciando a seccare.

Gli esperti parlano  di complesso di disseccamento rapido,

includendo anche funghi e altre malattie.

Ma i politici ora parlano solo di Xylella.

Dobbiamo cercare di tenere sotto controllo  i terreni e la diffusione.

Per fermare la diffusione bisogna  distruggere tutti gli organismi

che possono essere vettori della malattia.

Il Parlamento europeo ha approvato  una risoluzione in maggio

in cui chiede alla Commissione europea  di indennizzare i produttori

per le misure di sradicamento  e le perdite di reddito,

ma anche di intensificare gli sforzi di ricerca  su questo batterio micidiale.

Eliana ci porta a incontrare  le autorità italiane ed europee

venute a Lecce  per un incontro di crisi sulla Xylella.

Vogliamo portare  le nostre proposte al ministro

affinché si renda conto  che questi alberi vanno curati

e che non si può distruggere  un patrimonio naturalistico

Dopo due anni, nessun test scientifico  ha ancora provato il legame

tra la Xylella e il disseccamento degli ulivi.

Ma per le autorità italiane, la Xylella,  batterio da quarantena numero uno

nella lista europea degli agenti patogeni,

è la responsabile unica  di questo calvario degli ulivi.

Dentro, riunione di crisi a porte chiuse.

Oggi è venuto il Commissario europeo  per la Sicurezza alimentare,

Tutto ciò che facciamo,  anche le attività più dolorose,

di non consentire alla Xylella  di salire più a nord.

È davvero un'epidemia  o è necessario continuare le ricerche?

È una situazione davvero molto pericolosa.

Dobbiamo trovare il modo di fermarla, oggi,

Non siamo sicuri che la causa sia la Xylella.  -Siamo sicuri.

Ma non ci sono patogeni...  -No, siamo sicuri.

Diffonda questo messaggio.  Siamo sicuri che sia la Xylella.

A incontrare il Commissario  è venuta anche Rosa D'Amato,

una deputata europea pugliese  che la sera ci porta a visitare il terreno

dove un batteriologo,  lontano dalle telecamere,

sta sperimentando  dei metodi alternativi sugli ulivi malati.

Questi sono dei sintomi evidenti  di un attacco di Xylella pregresso.

Questa pianta ha subito quattro trattamenti  con questo prodotto in prova.

Come vedete,  la crescita è piuttosto rigogliosa.

È un composto biostimolante  a base di rame e zinco

che abbiamo già sperimentato  in altre patologie.

Entra nella pianta, sistemizza  e disinfetta l'albero dall'interno.

Per il momento, di metodi alternativi  per lottare contro la Xylella,

Le parole chiave restano "isolamento",  "eradicazione", "pesticidi" o "nuovi alberi".

Ci sono ricercatori che vanno finanziati  e aiutati nella ricerca.

Bisogna anche pensare  perché è successo qui, proprio in Puglia?

Perché non conviene più fare agricoltura?  Gli agricoltori devono abbandonare i campi

Nella nebulosa di questo affare  c'è anche chi crede che l'arrivo della Xylella

possa servire a modernizzare una regione

che produce da sola il 30%  dell'olio di oliva italiano -

ma che soffre sempre di più  per la concorrenza mondiale.

È importante quello che ha anticipato  il ministro Martina,

ovvero: in questo territorio verrà fatto  un grande campo sperimentale

che ospiterà tutte le cultivar di ulivo  esistenti al mondo

per verificare  come resistono singolarmente alla malattia.

Ivano Gioffreda non crede dall'inizio  alla tesi del killer Xylella.

In questa storia ci sono troppe anomalie.

Lui ha curato gli alberi, nutrito il terreno,  e le foglie verdi sono rispuntate.

La Xylella c'è, ma sono i funghi  i veri killer di questa regione.

Questa è una malattia fungina,  entrata dal taglio.

Il taglio non è disinfettato.  E dal taglio entra la malattia.

Dev'essere data  indicazione seria ai contadini.

Gli attrezzi da taglio -  segacci o motoseghe,

vanno disinfettati quando si passa  da una pianta all'altra.

Ivano ci porta a vedere  uno dei primi focolai della Xylella,

preso ora in cura dai volontari  dell'associazione "Spazi Popolari".

Ci aspettavamo di trovare  il deserto degli ulivi,

invece ci troviamo  in un giardino pieno di frutti.

Bisogna rinforzare non solo la pianta,  ma prima il terreno.

La flora batterica del terreno  è completamente distrutta.