I deputati continueranno le discussioni sul Trattato di Lisbona e sull'incerta ratifica da parte del Presidente della Repubblica Ceca. Tra gli altri temi, la rete diplomatica dell'Ue e i preparativi per la Conferenza di Copenaghen.

L'Attualità: L'agenda della plenaria di Strasburgo

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Se quasi tutti gli irlandesi non avessero   votato per il sì all'inizio del mese,

la plenaria di Strasburgo sarebbe stata   la riunione della crisi delle istituzioni.

Invece, le istituzioni   restano in cima all'agenda.

Nel dibattito preparatorio   per il prossimo vertice europeo

si affronterà il tema   della firma del Trattato di Lisbona

da parte del Presidente ceco che   finora ha sempre rinviato la ratifica.

Giovedì, sarà la giornata   delle innovazioni del Trattato di Lisbona

al Servizio europeo per l'azione esterna,   la rete diplomatica europea.

I relatori prevedono negoziazioni difficili

sulla nuova organizzazione del SEAE   tra il Consiglio e il Parlamento.

La proposta del Consiglio   di creare un'istituzione indipendente

comporta il rischio di tornare indietro,

di perdere il controllo democratico   in nome dell'efficienza.

Ma ciò comporta anche istituzioni   più competitive a lungo termine.

Sarà promosso un nuovo approccio   al dialogo istituzionale.

Infatti, il Presidente della Commissione

dovrà rispondere alle domande   dei deputati martedì pomeriggio.

Quest'incontro che avrà luogo   regolarmente d'ora in poi.

Nella plenaria si terrà inoltre   un dibattito sullo stadio dei preparativi

per la grande conferenza   sul clima di Copenaghen.

Secondo il vicepresidente   della commissione ambiente,

l'Europa dovrà raggiungere,   come minimo, l'unità.

E' necessario un compromesso,   un compromesso davvero

ambizioso che sia in grado di inviare   un segnale forte al resto del mondo,

che dica: "L'Ue è pronta   per fare da apripista".

Al centro dell'attenzione anche il bilancio

che sarà votato alla prima lettura   giovedì prossimo.

Questo darà inizio alle negoziazioni   tra il Parlamento e il Consiglio

che dovranno raggiungere   un compromesso per la fine dell'anno.