Un commissario uscente riferisce ai parlamentari europei che la Turchia e i paesi balcanici hanno ancora molto da fare per soddisfare i criteri di ammissione.

La lista d'attesa per l'allargamento dell'UE

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/19107772/n001-141009-003-it.srt

Spesso descritta  come partner strategico per l'UE,

la Turchia ha chiesto l'adesione  oltre dieci anni fa.

L'incapacità di Ankara di garantire  l'indipendenza della magistratura

e la violazione dei diritti fondamentali.

Il divieto di Twitter e Facebook  sono questioni gravi

delle quali l'UE  dovrebbe occuparsi di più.

L'adesione della Turchia  non si verificherà nel futuro prossimo,

ma ritengo che si possano fare  dei progressi nei prossimi 5 anni.

Ma la Turchia è solo uno dei Paesi  sulla lista d'attesa dell'UE.

Mercoledì, il commissario uscente per  l'allargamento e la politica di vicinato,

Štefan Füle,  nel suo ultimo intervento,

ha presentato al Parlamento  il Pacchetto allargamento 2014.

Per il Montenegro, il problema non sono  i criteri, ma il livello di interesse.

I nostri elettorati  dimostrano poco interesse

e noi parlamentari,  in qualità di relatori permanenti,

dobbiamo convincere  i cittadini dei nostri Paesi

dell'importanza dell'adesione  all'UE di queste nazioni.

Le trattative per l'adesione sono in atto  con vari Paesi dei Balcani occidentali,

che però hanno un passato problematico  e questioni che bloccano il progresso.

Tra le sfide che la Serbia dovrà  affrontare nei prossimi anni:

la normalizzazione delle relazioni  con il Kossovo e lo stato di diritto.

Dobbiamo anche ricordare l'assenza  di un nuovo governo a Pristina,

Per l'ex Repubblica iugoslava della  Macedonia, c'è un problema di base.

che circonda le prospettive di adesione  all'UE di questo Paese.

Un momento leggero è stato il consiglio  all'ex relatore sull'Islanda.

Spero che la relazione di Preda sulla  Bosnia ed Erzegovina abbia più successo

-di quello per l'Islanda.  -Non è stata colpa mia, presidente.

Juncker ha detto che non ci saranno nuove  adesioni durante il suo mandato.

L'attenzione è su Hahn per vedere come  si svilupperà la politica di allargamento.