"Ancora di salvezza" o un "mostro"? In un caso o nell'altro, gli eurodeputati ne chiedono un'ampia riforma.

Riflettori puntati sulla troika

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/16533161/n001-140313-001-it.srt

È giunta al termine l'inchiesta dei deputati  che per mesi hanno studiato la troika

e l'impatto socioeconomico dei tagli  che ha imposto nei quattro paesi

in cui si è reso necessario  il salvataggio dell'UE,

ossia Portogallo, Cipro, Irlanda e Grecia.

La troika, istituita nel 2010,  è composta da Banca Centrale Europea,

Commissione  e Fondo Monetario Internazionale.

Da subito ha scatenato controversie,  culminate nei dibattiti di questa settimana.

La troika è un mostro tecnocratico  che agisce senza la supervisione del PE.

È un errore economico. Con le misure  di austerità la crisi si è accentuata.

Ed ecco le dichiarazioni di un co-relatore  dell'inchiesta sulla troika

e sull'impatto delle sue misure di austerità.

I cittadini criticano l'Europa per la mancanza  di trasparenza e democrazia,

dubitano dell'efficacia delle politiche  di austerità e hanno meno fiducia nell'UE.

L'altro co-relatore  ha riconosciuto pecche e difficoltà,

L'obiettivo a lungo termine  è creare un Fondo Monetario Europeo

legittimato democraticamente  da quest'aula e controllato da quest'aula,

oltre a introdurre norme che prevengano  la bancarotta di uno stato sovrano.

Il gruppo di Karas ritiene  che la troika sia stata utile,

Abbiamo imparato una lezione: le misure di  austerità vanno applicate con molta cautela.

Non possono stimolare la crescita  economica né l'occupazione.

A fronte di una disoccupazione giovanile  record e un disagio sociale generalizzato,

alcuni deputati chiedono  misure socialmente sostenibili.

Abbiamo bisogno di chirurghi, non macellai.

Ci vuole una politica che comprenda  che la vita è molto più complicata

e va oltre il salvataggio di una banca  e l'abbattimento del debito pubblico.

Le relazioni sono state stilate  su iniziativa del PE e non sono vincolanti,

ma i deputati sperano  che le loro rimostranze reiterate