Sono donne con forti convinzioni morali le protagoniste dei tre film candidati al Premio LUX per il cinema di quest'anno. Dal 2007, il premio punta i riflettori su film che vanno al cuore del dibattito pubblico europeo.

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Forti figure femminili in gara per il Premio LUX

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/18004951/N01-PUB-181015-LUXP-IT.srt

"Styx" di Wolfgang Fischer racconta l'epica vicenda di una skipper che naviga in solitaria in mare aperto.

Ben presto, però, la donna si trova di fronte a un terribile dilemma.

"Asa Gray, conferma di aver capito e che seguirai questa istruzione."

Uno scontro attraverso il quale si esplorano i temi dell'immigrazione e della responsabilità.

"Confermo, ma non riparto. Passo e chiudo."

La giustizia morale nei momenti difficili è il tema che accomuna 

tutti i film finalisti del Premio LUX di quest'anno.

In "Woman at War" di Benedikt Erlingsson, 

seguiamo la battaglia personale della protagonista contro l'avidità distruttiva 

e il suo appello alla società affinché si ribelli.

"Le barbarie contro la natura che stanno causando il cambiamento climatico 

sono un crimine contro l'umanità e la vita sulla Terra."

Allo stesso tempo, il film è anche una cronaca del suo personale viaggio come donna.

Per la prima volta nella storia del Premio LUX, 

quest'anno arriva in finale un film documentario.

"L'altro lato di ogni cosa" di Mila Turajlić ritrae una donna

 la cui storia rispecchia quella del suo paese e dell'Europa.

"Sapevamo che per il regime eravamo una famiglia inaffidabile. 

Non posso affermare che ci spiassero e ci avessero denunciato alle autorità. 

Attraverso i suoi occhi vediamo gli sconvolgimenti politici del 20° secolo.

Grazie al sostegno del Parlamento europeo, 

i film sono stati sottotitolati in tutte le 24 lingue ufficiali dell'UE 

affinché potessero raggiungere un più ampio pubblico in tutta Europa.