Desta ancora dubbi una nuova legge sugli appalti pubblici, una petizione chiede il divieto totale dei test sugli animali per i cosmetici e al Parlamento si tiene una riunione post-vertice.

Appalti pubblici / Test sugli animali / Incontro post-vertice

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/16254755/N001-130321-002-IT.srt

L'ATTUALITÀ IN BREVE:  APPALTI PUBBLICI

Mercoledì i deputati hanno parlato  di modifiche agli appalti pubblici

insieme al commissario per il Commercio  Karel De Gucht.

L'obiettivo è aumentare la reciprocità per  sostenere le aziende UE sui mercati esteri.

I deputati però temono che le autorità locali  vogliano escludere le aziende esterne,

Temo che il Consiglio voglia fermare questo  dossier e sarebbe la soluzione peggiore.

Il Consiglio Europeo si sta ancora  chiedendo se vuole questo strumento.

Il problema sono gli articoli 8 e 10,  che darebbero alla Commissione il diritto

di escludere dagli appalti nell'UE le aziende  di alcuni paesi e di alcuni settori specifici.

Dal 2013 l'Europa ha vietato i prodotti  testati sugli animali.

Ma l'UE non rispetta il divieto secondo  una petizione firmata da 250.000 persone.

La Commissione indica  che il divieto si applica solo

quando un ingrediente viene sviluppato  appositamente per un prodotto cosmetico

o viene usato esclusivamente  per scopi cosmetici.

Sussiste quindi il rischio che i divieti  sui test e sul commercio di cosmetici

possano essere minati  da interpretazioni faziose.

I rappresentanti della Commissione  hanno ribadito il loro impegno

per sostenere il divieto e la ricerca  di alternative ai test sugli animali.

Porte aperte al Parlamento  durante la riunione del dopo vertice

in cui i deputati hanno rivolto forti critiche  al presidente del Consiglio Van Rompuy.

ha dichiarato che non si può ignorare  la reazione dei cittadini alla crisi,

aggiungendo che il Consiglio  continua a non fare nulla.

Corien Wortmann-Kool  ha riferito l'insoddisfazione del PPE:

il Consiglio fa i discorsi giusti, ma non  intraprende azioni concrete per salvare l'UE.