La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha tenuto il suo primo discorso sullo stato dell'Unione europea, analizzando i risultati raggiunti e le priorità per il futuro. In Parlamento si è anche discusso sul piano di ripresa economica e sul coordinamento di una risposta dell'UE alla crisi COVID-19. Si è dibattuto sulla crisi umanitaria a Lesbo e sulla situazione politica in Bielorussia.

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Plenaria, punti salienti: stato dell'Unione, piano di ripresa e politica estera

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Nel suo primo discorso sullo stato dell'Unione,

la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha promesso che guiderà l'UE

verso una ripresa economica forte e verde.

Il PE ha rammentato alla Commissione la crisi umanitaria in Grecia

e la necessità di far valere lo stato di diritto.

I deputati europei hanno anche votato l'avvio del processo di ratifica

della decisione del Consiglio sulle risorse proprie,

che permetterebbe alla Commissione di raccogliere sul mercato

750 miliardi di euro per il piano europeo di ripresa.

Ci sono stati circa 2,25 milioni di casi di COVID-19 nell'UE.

Il PE ha chiesto che siano armonizzate le modalità in cui gli Stati membri

classificano le regioni più colpite per facilitare l'attraversamento delle frontiere.

In Bielorussia sono state detenute oltre 7500 persone

durante le manifestazioni contro i risultati delle elezioni di agosto.

Gli eurodeputati hanno esortato l'UE a imporre sanzioni,

anche sul presidente bielorusso Lukashenko.

Sono più di 12000 le persone rimaste senza ricovero, servizi igienici o cibo

dopo che un incendio ha devastato il campo profughi di Moria in Grecia.

In Parlamento si è discusso su come fare in modo che

un disastro umanitario di tale portata non si ripeta mai più.