Accusata di corruzione, abuso di potere e frode, la Commissione Santer presenta le sue dimissioni il 15 marzo 1999. Uno sguardo indietro che rievoca eventi passati e ripercorre il ruolo del Parlamento fino ai nostri giorni.

La storia: la caduta della Commissione Santer

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/13765240/V001-0004-IT.srt

I membri della Commissione   hanno deciso unanimemente

di presentare delle dimissioni collettive.

La Commissione   si assume le proprie responsabilità.

Il 15 marzo 1999 sulla base del rapporto   emesso dagli esperti indipendenti

e di fronte alla minaccia   di una mozione di sfiducia dei deputati

Vari Commissari   sono accusati di malversazione.

Il caso più eclatante è quello della   Commissaria alla ricerca Edith Cresson.

Cresson è accusata   di avere assunto tra i suoi collaboratori

un amico per l'incarico di consigliere   scientifico, titolo del tutto fittizio.

Cresson aveva assunto alcuni parenti per   svolgere incarichi importanti e ben pagati

con procedure chiuse al pubblico   e non trasparenti.

In principio, lo scandalo finanziario   scoppiò all'interno della Commissione

quando un funzionario   pubblicò un rapporto critico

che fu subito ripreso dalla stampa   che vi diede ampia risonanza.

Si poteva credere che le istituzioni   europee fossero una macchina di imbrogli

che intratteneva rapporti   fraudolenti e malversazioni.

Per la prima volta il Parlamento europeo   attacca direttamente la Commissione.

È proprio la commissione controllo   dei bilanci a diffondere lo scandalo.

chiariranno il ruolo del Parlamento   come forza politica dell'UE.

Emerse il vero potere legislativo   del Parlamento.

Si diceva che il Parlamento   fosse solo un luogo di chiacchiere

mentre il Consiglio aveva   poteri legislativi. Ma le cose mutarono.

Le relazioni tra Parlamento   e Commissione iniziarono a cambiare.

È così che le audizioni parlamentari   per i commissari

si sono trasformate   in esami di sbarramento.

La Commissione si è sentita sottoposta   -come del resto è previsto dal trattato-

In seguito allo scandalo nasce l'OLAF,   l'Ufficio europeo per la lotta antifrode.

Dal 1999, l'OLAF vigila   sugli interessi finanziari dell'UE.

Ma le conseguenze giuridiche   dello scandalo saranno limitate.

Solo nel 2007,   la Corte europea di Giustizia

riconosce che   l'ex Primo Ministro francese

aveva usurpato   il suo incarico di Commissario.

Ma il caso sarà archiviato   dal tribunale belga

con una sentenza   di non luogo a procedere.