Un'unione "sempre più stretta", eppure non esiste un esercito comune che difenda gli interessi di tutti gli europei. Ma quali sono i motivi che hanno determinato tale situazione?

La Storia: la Comunità europea di difesa

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Il 27 maggio 1952 nasce sulla carta  la Comunità europea di Difesa.

Ma l'esercito europeo  non entrerà mai in azione,

l'Organizzazione del Trattato  Nord Atlantico, creata nel 1949

il compito di contrastare  il blocco sovietico.

ed ex Generale di Brigata della NATO,  parla di quel periodo.

Con l'emergere della minaccia sovietica,  il colpo di stato a Praga

e il carattere sempre più violento  delle conquiste dei comunisti,

era necessario difendere l'Occidente  e ricorrere al riarmo delle democrazie.

Ma questo sarebbe stato possibile solo  con il coinvolgimento della Germania.

La Francia era ostile  al riarmo della Germania.

Nel 1950 gli USA, in guerra in Corea,  hanno bisogno di rinforzi

e chiedono il riarmo della Germania Ovest

per la difesa dell'Europa Occidentale  all'interno della NATO.

EuroparlTV ha incontrato Maurice Faure,  allora deputato francese

e fervente sostenitore  dell'integrazione europea.

Il problema era il riarmo della Germania,

La Francia cercava un sistema  per coinvolgere la Germania

affinché partecipasse  alla difesa dell'Occidente

rinunciando alla propria sovranità militare.

Ecco l'idea che ha portato  alla creazione della CED,

istituita dal Trattato di Parigi nel 1952,

Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo.

L'esercito francese  avrebbe potuto prestare servizio

Era molto complesso,  e la Francia ne era consapevole.

Il 30 agosto 1954  il parlamento francese rifiuta il trattato.

I comunisti hanno fatto  un chiasso enorme.

Ai gollisti non sembrava importare molto.

La guerra era appena terminata  e molti erano sfiduciati.

È la fine della CED.  Ma con la Comunità Economica Europea,

l'economia diventa il motore dell'Unione.

Nel 1992 nasce  la Politica Estera e di Sicurezza Comune

che prevede una politica di difesa comune

all'interno dei tre pilastri dell'Unione.

Nel Trattato di Maastricht  è presente un paragrafo

relativo alle ambizioni  di una politica di difesa dell'UE.

La Politica europea  di Sicurezza e di Difesa, PESD,

punta a sviluppare le capacità  civili e militari dell'UE,

La missione Atalanta contro la pirateria  al largo delle coste somali

comprende 17.000 uomini  provenienti da 10 Stati membri,

e due paesi non europei  e dispone di una flotta navale e aerea.

Gestire la crisi, prevenire i conflitti,

la PESD è in linea  con gli obiettivi della NATO.

La volontà di un'identità europea  nell'ambito della difesa

ha acquistato sempre più terreno  e ha portato al Trattato di Lisbona

e prevede la figura dell'Alto  Rappresentante per gli Affari Esteri

che è responsabile delle questioni militari.

Oggi, la difesa europea  ha un rappresentante,

ma non dispone ancora  di un esercito indipendente.