Quarant'anni dopo la firma dei trattati della CEE da parte di Regno Unito, Irlanda e Danimarca, Seán Kelly e Margrete Auken riflettono sul presente: i rispettivi Stati, anche oggi, entrerebbero nell'UE?

360°: è valsa la pena entrare nell'UE?

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/16036492/d004-0013-it_mf.srt

firmano il Trattato  dell'allora Comunità Economica Europea.

Un anno dopo, Danimarca, Regno Unito  e Irlanda diventano Stati membri.

Il quarto paese, la Norvegia,  sceglie di non entrare

Oggi molti inglesi, danesi e irlandesi  si pongono la stessa domanda:

Con me in studio a Strasburgo  per parlare del primo allargamento

l'eurodeputato irlandese Seán Kelly -  buongiorno e benvenuto -

e Margrete Auken, eurodeputata danese.  Benvenuti a entrambi.

Prima di iniziare  guardando un breve servizio

la prima domanda  che ho già accennato in apertura:

ne è valsa la pena?  È valsa la pena entrare nell'UE?

Ripensando a 40 anni fa... lo rifareste?

e investito molto denaro  nella campagna per il NO in Danimarca.

È questo che mi ha spinta  a fare politica attiva in un partito.

Oggi sono una fervente sostenitrice dell'UE

Prendo in giro i miei colleghi norvegesi

perché fanno parte di tutto,  tranne del processo decisionale.

Forse non gli piace votare.  Non so quale sia il problema.

Seán Kelly, era favorevole o contrario?

Ero favorevole.  Ero molto giovane a quel tempo,

Un giorno ero sul treno  e discutevo con un signore più anziano,

Sono felice che sia andata così. L'Irlanda  è stata una colonia britannica per 700 anni.

Ma la libertà economica è sopraggiunta  solo con l'entrata nell'UE - ai tempi CEE.

Ricordiamo che la Gran Bretagna  era stata respinta negli anni '60.

non voleva il Regno Unito,  ma poi cambiò idea.

Per l'Irlanda era importante  farne parte insieme al Regno Unito

o mostrare la propria indipendenza  ottenendo l'invito a parte?

È proprio quello che ho cercato di spiegare.

Non avremmo potuto entrare a farne parte  senza il Regno Unito

perché a livello economico eravamo legati

e se fossimo entrati da soli,  non saremmo sopravvissuti.

Una volta membri dell'UE,  abbiamo avuto accesso al mercato unico

Siamo passati da un PIL medio del 56%,  rispetto all'Europa del 1973,

a circa il 122%  nel periodo della Tigre Celtica.

Questo grazie all'entrata nella CEE,  in seguito UE.

La situazione era differente.  Il mercato unico non esisteva.

A quei tempi  c'era il libero mercato, è ben diverso.

di cui portiamo ancora i segni -  anche se la penserà diversamente -

è che il primo allargamento  ha riguardato solo il mercato.

Lo scopo dell'Unione  era prevenire una guerra e cooperare,

una visione più politica rispetto a questa  che si limitava al mercato.

Essendo della Sinistra Verde,  era la cosa peggiore che poteva capitare,

Il Sì britannico giunse prima  di quello danese. Quasi in parallelo.

Le nostre esportazioni  dipendevano dal mercato inglese,

quindi dovevamo seguirlo.  Questa era uno dei motivi.

Quindi si è trattato  di un allargamento puramente economico

e in seguito politico...  -Sì, riguardava i vantaggi.

Avevamo molte esportazioni agricole  e potevamo trarre molti benefici...

i livelli così elevati  dei sussidi agricoli.

che hanno sofferto,  come la Norvegia in seguito al NO,

pensando all'UE come un luogo  da cui poter ottenere qualcosa.

Guardiamo il servizio  realizzato dal collega, Jim Gibbons,

La storia del primo allargamento  della Comunità economica europea

inizia ben prima dell'ingresso  di Danimarca, Irlanda e Inghilterra.

PRIMO ALLARGAMENTO DELLA CEE,  1' GENNAIO 1973

I negoziati iniziano  12 anni prima, nel 1961,

ma le candidature dell'Inghilterra  del 1961 e del 1967

vengono ostacolate  dal veto di Charles de Gaulle

che teme l'influenza degli USA  e l'inglese come lingua dominante.

Il veto contro l'Inghilterra impone  anche il rifiuto di Danimarca e Irlanda.

che non avrebbe ostacolato  Inghilterra e Irlanda.

Per noi l'adesione all'UE  è stata un grande vantaggio.

Vi sono degli euroscettici  in tutti i paesi candidati.

In Danimarca, uno degli attivisti  contro la candidatura

Negli anni '90  ero tra i leader della campagna

Sono riuscita a convincere  molti colleghi del mio partito

spiegando che si trattava  di un progetto eroico.

Il punto non è cosa possiamo prendere,  ma cosa possiamo offrire.

Il 22 gennaio 1972, i quattro candidati  ratificano i trattati a Bruxelles.

Olanda, Belgio, Francia,  Germania, Lussemburgo e Italia

avevano già formato la Comunità  del Carbone e dell'Acciaio, in seguito CEE.