In un'intervista, la relatrice Laura Ferrara espone in che modo l'afflusso di migranti abbia messo in evidenza i limiti del sistema di asilo europeo e come le nuove riforme mirino a migliorare le procedure, rafforzando allo stesso tempo i diritti.

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Verso un sistema di asilo più giusto e semplice

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/20514313/N01-PUB-180412-ASYL-IT.srt

Con le crisi che ci sono state in Siria o anche in Libia, 

e che poi hanno esposto l'intero Mediterraneo a continue traversate, 

si è reso necessario rivedere l'intero sistema.##@#

 Era importante avere una procedura che fosse efficiente, snella, 

che non sovraccaricasse burocraticamente gli Stati membri. 

Vediamo delle tempistiche che sono abbastanza chiare, cioè sei mesi 

per il riconoscimento o il diniego della protezione internazionale.

Visitando diversi centri di accoglienza per richiedenti asilo, 

mi sono resa conto che questo era proprio uno dei punti principali, 

che comportava anche diverse tensioni sociali tra gli ospiti dei centri di accoglienza, 

perché, in buona sostanza, dovevano attendere mesi e mesi, 

prima di poter sapere quale fosse il loro destino. ##@#

E poi per i richiedenti asilo viene assicurata la rappresentanza legale per tutte le fasi. 

Abbiamo tenuto molto a garantire i diritti dei richiedenti asilo in termini di informazioni,

 in termini di garanzie procedurali, in termini anche di registrazione dell'interrogatorio. ##@#

Gli Stati membri hanno un'enorme responsabilità,

 perché sicuramente la posizione espressa dal Parlamento europeo è un primo passo.