I deputati europei Sehnalová e Vălean hanno discusso i pro e i contro di eCall, l'allarme di emergenza installato a bordo dei veicoli che potrebbe salvare la vita a 2500 persone ogni anno, toccando anche la questione dell'uso improprio dei dati.

È arrivato il momento di accelerare lo sviluppo di eCall per le auto?

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/11858028/n003-0308-it.srt

Rimanete coinvolti in un grave incidente.

Avete perso coscienza  e non siete in grado di chiamare aiuto.

E se si potessero allertare  i soccorsi sul posto immediatamente?

È l'obiettivo di eCall - salvare vite umane.  Gli eurodeputati l'hanno approvato

e stanno per iniziare i negoziati  con gli Stati membri.

Ma la dotazione di un pulsante di allerta  in tutti i nuovi veicoli incontra delle critiche.

L'eurodeputata social-democratica  Olga Sehnalová

e l'eurodeputata del PPE  Adina-Ioana Vălean sostengono eCall.

A che punto è il progetto eCall?  Quando diventerà operativo?

Il Parlamento ha ripetuto più volte  che bisogna introdurlo il prima possibile.

Ma il Consiglio, anche per la preparazione  delle infrastrutture,

La data di partenza fissata inizialmente

e adottata dal Parlamento  è il 1° ottobre 2015.

In veste di relatrice di eCall  nella commissione Industria,

avevo chiesto più tempo -  almeno fino alla metà del 2016.

Non dobbiamo agire di fretta,  il sistema deve essere affidabile.

Ma è uno spreco di denaro  per i produttori

e una perdita di tempo  per i servizi di emergenza?

L'obiettivo principale di questo sistema  è quello di salvare vite umane.

È questo che dobbiamo tenere presente -

la possibilità di salvare 2.500 vite umane  sulle strade europee.

È anche nell'interesse  dei produttori di automobili.

Secondo tutti gli studi effettuati,  eCall coprirebbe

l'1,7% delle chiamate di emergenza all'anno  a livello europeo.

Negli altri casi continuano le normali  chiamate di emergenza via telefono.

La tecnologia per la localizzazione  del chiamante è già presente.

Non costa molto.  Gli operatori sono pronti per implementarla.

Avete affrontato la questione  della tutela dei dati?

Le informazioni sono inviate  solo in caso di incidente,

non si tratta di rintracciare  costantemente un veicolo.

Il legislatore è stato chiaro -  e il Parlamento è molto fermo

riguardo alla rigida tutela dei dati personali.

eCall è una piattaforma per i servizi  di emergenza, non una piattaforma aperta.

Ovviamente capisco  la questione dell'innovazione,

è un primo passo verso la connessione  dei veicoli, ma ci vuole ancora tempo.

Prima bisogna definire  il tipo di piattaforma aperta,

designare un organo di controllo  e di elaborazione dei dati.

La parola chiave è responsabilità.  Chi sarà responsabile dei dati personali

una volta che tutti i veicoli  saranno connessi?