Dopo oltre un anno di dure discussioni, il PE chiede misure quali una più stretta sorveglianza da parte delle autorità nazionali, per evitare il ripetersi dello scandalo delle emissioni delle auto del 2015.

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Industria automobilistica nell'UE: mettere un freno alla frode

https://api.multimedia.europarl.europa.eu/documents/20125/11396495/N01-PUB-170209INT-IT.srt

Questo scandalo ha scosso l'intera industria automobilistica e ha fatto infuriare la gente. 

Verso la fine del 2015, la Volkswagen ha ammesso che milioni dei suoi veicoli diesel 

erano dotati di un software in grado di imbrogliare sui test delle emissioni. 

Da allora sono stati controllati anche altri grandi marchi. 

Molti si sono chiesti: come è possibile che tutto questo sia passato inosservato nell'UE?

Le ripercussioni hanno portato a richiedere una revisione in regime di "omologazione del tipo", 

cioè l'attuale sistema con cui si verifica e si omologa la conformità delle auto alle norme di legge. 

Ma il settore automobilistico è di fondamentale importanza per molti Stati membri, 

per cui non è stato facile trovare un accordo sul metodo da applicare per mettere in riga questo settore. 

un produttore può ottenere l'omologazione del tipo di un veicolo in un paese dell'UE 

e venderlo in qualunque altro paese dell'UE senza ulteriori test. 

Alcuni affermano che questo permette alle case automobilistiche 

di scegliere un paese in cui ottenere l'omologazione con facilità. 

Il PE vuole mettere fine a tali pratiche. 

Una bozza di legge è in fase di dibattito. 

vuole che i vari Paesi abbiano obblighi chiari e precisi

 da rispettare nel controllo del processo di omologazione del tipo. 

Vuole anche degli ispettori UE indipendenti 

che controllino se gli Stati membri effettuano correttamente questo monitoraggio. 